Nonostante il grande dramma che sta attraversando, Giuseppe Sircana lancia un appello ai giovani: “Abbiate rispetto per la vostra vita e per quella degli altri. Abbiate cura dei vostri sogni”. La festa che si trasforma in tragedia, ancora una volta è spuntato un coltello che ha trafitto per 10 volte un giovane del luogo. Era la notte in cui si rendeva omaggio a San Giovanni Battista, ma verso le due del mattino, in seguito ad una rissa, diversi giovani sono stati accoltellati: due sono stati ricoverati in gravi condizioni, il figlio di papà Giuseppe lotta ancora tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione. Nonostante il grave dolore dei genitori del 21enne, il papà ha la forza per parlare ai ragazzi, di rivolgere un messaggio, un appello per tutelare la loro vita e quella degli altri: “Cari ragazzi, vi scrivo con il cuore in frantumi.
Sabato 28 giugno la mia vita si è fermata. Da quel giorno, ogni ora è un peso, ogni pensiero è una ferita che si riapre. Non potete immaginare – e spero non dobbiate mai provarlo – cosa significhi per un genitore vedere il proprio figlio in quelle condizioni.
Oggi trovo il coraggio di scrivervi, e lo faccio con tutta l’anima.
Vi scongiuro in ginocchio non rovinate la vostra vita e quella degli altri.
State lontani dalla violenza, dalla droga, dall’odio e da tutte le cose negative. Non c’è nulla di forte o coraggioso nel farsi distruggere da queste cose. Vi promettono rispetto, vi promettono potere… ma vi lasciano solo macerie, vuoto, e occhi pieni di lacrime intorno a voi.
Vi scongiuro: non ascoltate quella musica che inneggia alla morte, alla rabbia, alla distruzione. Quelle parole non vi rendono liberi, vi incatenano a una visione sbagliata della vita. Vi spingono contro tutto ciò che è amore, pace, famiglia. Non lasciate che la vostra mente venga avvelenata.
Ogni scelta che fate, ogni passo sbagliato, ogni sfida pericolosa… ricade anche su chi vi ama o su altre madri e padri che amano. Ogni vostra caduta, ogni vostro errore, ogni vostra assenza… è un colpo mortale per un genitore. Non c’è condanna peggiore che vedere il proprio figlio che lotta tra la vita e la morte e non poterlo aiutare.
Voi siete il futuro. Siete quelli che domani cureranno, guideranno, insegneranno, costruiranno. Siete la speranza di tutti noi. Ma il futuro si comincia a costruire adesso, non sprecate la vostra giovinezza per seguire la strada sbagliata.
Vi scongiuro, abbiate rispetto per la vostra vita e per quella degli altri.
Abbiate cura dei vostri sogni.
Abbiate pietà dei vostri genitori: non fateli soffrire. Non regalate loro notti d’ansia, lacrime nascoste, paure che non finiscono mai.
Scegliete la gentilezza, l’impegno. Scegliete di essere diversi.
Chi sceglie il bene, chi protegge e rispetta la propria vita e quella degli altri, non è debole: è un eroe”.













