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Si alza lo scontro sul tetto al contante, ovvero sulla possibilità per i commercianti di rifiutare i pagamenti con Pos – e dunque bancomat o carte di credito – se sono inferiori a 60 euro. Per ragioni sicuramente di contrasto all’evasione fiscale ma anche, ha sottolineato Fabrizio Balassone, capo del servizio Struttura economica del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia in audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla legge di bilancio, perché è una decisione che rischia di compromettere il processo di modernizzazione dell’Italia, riportandola indietro di decenni. Ma sul tetto al contante la premier Giorgia Meloni è apparsa possibilista già nei giorni scorsi, quando si era detta disponibile a una ulteriore riflessione sulla cifra.
Intanto, la Meloni attacca l’Europa su Pnnr e interventi sull’energia: bocciati entrambi, bisogna fare di più e subito. “Il Next generation Eu è evidente a tutti che non è più sufficiente” perché “non poteva tenere in considerazione l’impatto della guerra in Ucraina ha avuto sulle nostre economie. Bisogna fare di più oggi a livello Ue, partendo dal caro energia”, ha detto la premier.