Pesantissimi insulti e minacce sul profilo Facebook di Christian Fodde uno dei cinque ragazzi indagati per l’omicidio di Manuel Careddu, il 18enne di Macomer, di cui ancora non si è trovato il cadavere. Le forze dell’ordine lo cercano sulle sponde del Lago Omodeo, ma per ora non c’è ancora nessuna traccia. L’unica certezza è che Manuel è stato ucciso l’11 settembre dalla furia omicida di cinque giovanissimi, per una manciata di soldi. Un debito di droga non saldato da parte dei ragazzi coinvolti, che Manuel voleva assolutamente riscuotere.
Sarebbe stato questo il movente, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, una mossa non andata a genio agli indagati e per la quale Manuel avrebbe pagato a caro prezzo: la vita. Matteo Satta, Riccardo Carta e Christian Fodde, e due minorenni, sono stati incastrati da una cimice nell’auto del padre di uno di loro (indagato anch’esso per un omicidio avvenuto nel 2017). Un caso fortuito che ha portato sulla pista giusta gli investigatori. Confermata poi dalle confessioni in carcere che però non hanno ancora svelato il punto esatto dove avrebbero sepolto il cadavere di Manuel.
Sul profilo di Fodde si scaglia la pesantissima “giuria popolare”, oltre 300 i commenti nell’ultimo post condiviso dal ragazzo: “Assassini”, “maledetti””, “dovete marcire in carcere”. E una seri di epiteti che non è possibile riportare. Molti contro la minorenne coinvolta definita addirittura la mente di tutto.
Ci sono una madre, un padre, una famiglia, in questa terribile vicenda che, distrutti dal dolore, attendono almeno un corpo su cui piangere.












