Nuova denuncia sulle condizioni del pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera Policlinico. A segnalare l’episodio è Monia C., madre di una ragazza di 28 anni che, dalla serata di lunedì, è rimasta per 24 ore in attesa su una barella. La giovane, affetta da diabete e celiachia, è arrivata alle 22:30 con una febbre alta, tuttavia secondo quanto riportato della madre non avrebbe ricevuto le cure adeguate: “È arrivata con la febbre a 39, non le è mai stata misurata la temperatura. Ha ricevuto il pasto solo alle 18 di ieri, oltretutto è diabetica e celiaca”, denuncia Monia, sottolineando gravi mancanze nella gestione sanitaria. La donna descrive una situazione caotica all’interno del pronto soccorso: “Ieri finalmente sono riuscita a vederla, ma soprattutto ho visto il caos e il delirio che regna lì dentro. Donne e uomini di tutte le età, seduti in sedie di fortuna e barelle.
Tra i corridoi, davanti alle porte ed ai bagni, tutti in attesa di una visita che forse, prima o poi arriverà”. Una scena che pone interrogativi sulla tenuta del sistema sanitario locale. “Ma noi paghiamo le tasse per avere questo?” – si domanda – evidenziando la frustrazione per una situazione ritenuta inaccettabile. L’assegnazione a un reparto sembrava rappresentare una svolta. Ma, stando al racconto, nemmeno in quel contesto la giovane avrebbe ricevuto l’assistenza alimentare necessaria. “Oltre il danno anche la beffa, finalmente le hanno assegnato un reparto e il letto, ma non il pranzo. Lei è celiaca e non hanno alimenti senza glutine”, afferma. “Abito nelle vicinanze e per fortuna ho potuto portare qualcosa a mia figlia, ma chi questo non lo può fare? Il paziente, (oltrettutto diabetico) fa la fame?”, prosegue indignata. “Sanità sarda alla rovina e a rimetterci sono i più deboli”, conclude Monia, lanciando un grido d’allarme che si aggiunge alle numerose segnalazioni già emerse negli ultimi mesi.











