Nicola Riva interviene con un messaggio toccante, in lacrime, durante il funerale del padre, nella basilica di Bonaria. Poco più di quattro minuti, utilizzati per ringraziare “tutti. Grazie alle persone che hanno partecipato alla camera ardente e che sono state in coda, al freddo, fino alle 11. C’erano bimbi, anziani e gente che non lo aveva mai conosciuto. Tutti di ci hanno detto che è stato un grande uomo e un grande calciatore”. Riva parla a nome suo, del fratello Mauro e dei nipoti di “Rombo di Tuono”, riuscendo nonostante la commozione a mantenere la voce ferma: “Mi ha dato una famiglia, qualcosa che lui aveva perso. Vi ringrazio per averlo accolto e per avergli voluto bene, penso che lui abbia ricambiato con l’affetto per il Cagliari, i cagliaritani e tutti i sardi”. Parole sincere e che trovano piena conferma nel bagno di folla che ha voluto salutare per l’ultima volta Riva, sul sagrato della basilica di Bonaria. “Quando Malagò gli ha dato il riconoscimento del Collare d’oro papà ha deciso che forse si era chiuso un ciclo e quella è stata l’ultima volta che è uscito di casa. Io e mio fratello abbiamo sempre condiviso con grande piacere papà ma, egoisticamente, gli ultimi anni ce li siamo goduti solo noi e i nipoti”.
“Sappiamo che la gente diceva che non lo vedeva più in giro o nel suo solito ristorante. Papà faceva sempre le stesse cose, non le cambiava mai”. Dagli itinerari delle sue passeggiate, nel rione di San Benedetto, sino alla Stella Marina di Montecristo, coccolato dai piatti proposti dal titolare, quel Giacomo Deiana che ha detto chiaramente di avere perso, con la scomparsa di Riva, “un padre e un fratello”. “Spero con tutto il cuore che papà possa rivedere la sua mamma lì in cielo, è la persona che ha amato di più nella vita”, conclude, singhiozzando Nicola Riva. Che dice anche un particolare, legato alle ultime ore di vita del padre, che già si era intuito dalla parole dei medici del Brotzu: “Anche lunedì ha deciso quello che voleva fare”.








