Sindaco Delunas, fin dall’inizio, il suo mandato è stato piuttosto movimentato: eletto a giugno, ad agosto ha dato le dimissioni, poi le ha ritirate. Appena un mese dopo è stata proposta una mozione di sfiducia contro di lei da alcuni elementi della sua giunta, ma è stato salvato dai voti del centro destra. Come va oggi la situazione?
Ultimamente bene. Nonostante le continue polpette avvelenate che andiamo disinnescando quotidianamente, troviamo il tempo per amministrare la città, direi in maniera egregia, anche se i nostri detrattori fanno capire che così non è.
Quali sono quindi le attività che state portando avanti?
Una premessa è d’obbligo. Ci siamo insediati a giugno, senza avere un bilancio approvato, abbiamo dovuto lavorare su di questo fino ad ora. Siamo ancora in attesa dei trasferimenti regionali, gran parte dei bilanci degli enti locali dipende, infatti, dal fondo regionale unico, ora oggetto di discussione in consiglio regionale. Si tratta dell’ossigeno per tutti i sindaci che oggi si trovano ad affrontare una crisi senza precedenti, legata a una disoccupazione allarmante, alle povertà estreme, a situazioni drammatiche. Dal 14 giugno, giorno in cui sono stato nominato sindaco, ho governato senza 5 euro. Non significa che non abbiamo amministrato, ma oggi ci troviamo nella situazione di approvare il documento Uci, l’atto propedeutico per la predisposizione del bilancio armonizzato. Speriamo di poterlo chiudere nel più breve tempo possibile, ma se avessimo certezza dei trasferimenti regionali, sarebbe tutto molto più semplice. Sapevo a cosa andavo incontro quando mi sono candidato, non ho avuto paura di affrontare le emergenze che ovviamente ho trovato. In questi otto mesi mi si chiede di fare miracoli, ma senza un bilancio è difficile anche per il mago Silvan.
La sua strana alleanza col centrodestra ha fatto discutere parecchio, così come la sua espulsione dal Pd. Cosa risponde? Rifarebbe le stesse scelte?
Non mi sono alleato col centro destra, ma sono due ex Sindaci che hanno sposato il programma politico del centro sinistra e hanno deciso di darmi una mano d’aiuto. Quindi non mi sono spostato io a destra, ma l’ex Sindaco Galantuomo l’ex sindaco Contini si sono avvicinati alle posizioni del centro sinistra. E’ inutile che dal Pd si narri questa favoletta, loro sanno di mentire.
Perché l’hanno espulsa dal partito?
Mi hanno espulso perché non ho nominato gli assessori che loro avrebbero voluto, e siccome il decreto legislativo 267, la Bibbia degli amministratori, sancisce che questi sono collaboratori diretti dei sindaci, non ho accettato diktat del mio partito: ho nominato assessori di mia estrema fiducia. Per questo motivo c’è stata una ritorsione politica del mio partito e di determinati personaggi, che hanno tentato di farmi cadere con una mozione di sfiducia.
La scorsa estate, attraverso una sua ordinanza, ha tenuto aperti i chioschi del Poetto con musica sino all’alba, con due ore di silenzio, dalle 4 alle 6. Contrariamente alle decisioni prese da Zedda per il tratto di Cagliari. Confermerà la stessa scelta?
Confermo l’ordinanza e rilancio: se l’estate scorsa si prevedeva intrattenimento musicale fino alle 4 del mattino, questa stagione voglio estenderlo 24 ore su 24, a tutte le concessioni balneari che, però, dovranno mettersi in regola e dotarsi di strumentazioni particolari per evitare l’inquinamento acustico. Abbatteremo anche le due ore di silenzio. La particolarità del litorale di Quartu rispetto al Poetto di Cagliari, è che in quest’ultimo tratto, dalla prima fermata all’Ospedale Marino vi sono persone residenti, capisco bene la difficoltà degli amministratori ad autorizzare musica fino all’alba. Nella nostra parte del Poetto, invece, è molto più semplice fare questo tipo di ordinanza. Le prime prove tecniche della movida quartese le abbiamo fatte la scorsa estate, ma ribadisco: non siamo in concorrenza con Cagliari, dobbiamo fare in modo che ci sia unitarietà di intenti, dato che il Poetto è un unico litorale, quindi dotandolo di servizi. Partiamo dal presupposto che ora si ragiona come città metropolitana, e non più come singoli comuni.
In questi 8 mesi da Sindaco, quali sono i problemi più gravi che ha riscontrato? Quali quelli fatti presente dalla popolazione? Gli obiettivi che intende raggiungere nei primi due anni di amministrazione?
Tutto il programma della mia lista è stata scritto a cento mani, facendo incontri con la città. Le cose più impellenti sono sicuramente il rischio idrogeologico nel litorale, nei fiumi e corsi d’acqua presenti a Quartu. Quando sono in piena sono una grave rischio per la popolazione, quindi dobbiamo metterli in sicurezza. Dotare servizi nel litorale e nelle periferie di Quartu, non solo Flumini, per questa avremo un occhio di riguardo. Altro grave problema è risolvere la questione raccolta differenziata. La mancanza di lavoro è una grande piaga, con la stagione estiva, però, anche grazie all’estensione degli orari di attività delle strutture presenti nel litorale, siamo certi che gli stabilimenti balneari e tutte le attività ricettive daranno lavori a giovani quartesi che sono già professionalizzati nel settore. Inoltre con la zona franca urbana otteremo agevolazioni regionali e statali per creare occupazione. Altro obiettivo incentivare il settore agroalimentare.













