Muravera e tutto il Sarrabus scendono in piazza per dire ancora volta no allo smantellamento di un ospedale fondamentale per un territorio. Perchè se un paziente si sente male a Ballao (è un esempio) rischierà sicuramente la vita se dovrà essere trasportato sino a Cagliari. “Questa mattina abbiamo manifestato per l’ennesima volta contro il declassamento dell’ospedale San Marcellino di Muravera in contemporanea con altri territori periferici della Sardegna: Sorgono, Isili e Iglesias per difendere il nostro diritto alla salute. Rimandiamo al mittente questa riforma iniqua che rende i cittadini diversi secondo il luogo di residenza!”, le parole dei manifestanti. In campo anche la Rete Sarda di difesa della sanità pubblica: “E’ un’operazione semplice, economica e deve essere tesa al massimo coinvolgimento dei cittadini. Dal 7 Giugno in poi, striscioni verranno appesi in punti strategici dell’Isola.
Gli striscioni, prodotti da un tessuto a basso costo, è una reticella (verde oppure ocra) utilizzata per coprire recinti di giardini. Si trova nei Consorzi agrari. Si consiglia di cucire i bordi a macchina e predisporli possibilmente con degli anelli per essere appesi ovunque sia possibile, ad esempio su ponti, in prossimità di strade al alto traffico, negli ingressi dei centri urbani, dentro i quartieri, nelle facciate e nei balconi.
Lo slogan deve essere rigorosamente lo stesso:
“Difendi i nostri ospedali”
Può essere prodotto con bomboletta o vernici bianche su rete verde e vernici rosse su rete ocra.
In ogni paese, in ogni centro urbano, ogni comitato o persona di buona volontà, può produrre gli striscioni e postarli”.












