La siccità dei mesi scorsi aveva mostrato uno scenario preoccupante per flora e fauna del territorio, quasi tutto giallo e niente acqua da quei cunicoli che si affacciano nelle rocce: ora, da lì, cade l’acqua, copiosa. L’esperto Ivano Putzolu: “Qui la vediamo al 70% delle sue possibilità, attendiamo altre piogge per ammirarne a pieno la sua potenza”
È l’appassionato in scienze forestali e ambientali, sempre in prima linea per la tutela e la salvaguardia della natura, a documentare ciò che accade su quei monti che dominano da 300 milioni di anni: “Ecco che dopo le prime piogge il Rio Linas si risveglia alimentando e facendo cantare le numerose cascate d’acqua al suo passaggio” spiega Putzolu. Immagini spettacolari che si possono catturare solo dopo un percorso tra la vegetazione, chi conosce sentieri e passaggi sa bene come arrivare nei punti dove si può ammirare ciò che di più bello la natura può regalare. Dal “belvedere cascata” “ora può essere osservata al 70% delle sue possibilità, attendiamo altre piogge per ammirarne a pieno la sua potenza”.
Le piogge che hanno ridato vita ai paesaggi che, sino a pochi mesi fa, avevano messo in allerta per lo spettrale scenario giallo, alberi e piante assetati, duramente provati da quel caldo asfissiante che, per mesi, ha tenuto lontane nuvole e piogge dal cielo sardo. Ma qualcosa è cambiato, l’autunno ha regalato ciò che più serviva alla natura che ringrazia, mostrandosi con la sua miglior veste, rigogliosa e nuovamente in forma dopo tanta sofferenza.