I monopattini blu della Bit Mobility lasciano Quartu. Erano 80 e, a ridosso della fine del periodo di sperimentazione, dalla società veneta è arrivata una lettera di disdetta al Comune. Meglio, di rinuncia, a voler essere precisi. Il motivo? Incassi troppo bassi. A spiegare le criticità riscontrate è Camilla Bertaiola, responsabile degli affari pubblici della realtà che ha piazzato i mezzi in tante città italiane: “Una questione meramente economica, purtroppo in generale il nostro settore sta avendo problemi ed è difficile trovare qualche azienda non in perdita. Ottanta mezzi non fanno massa critica per raggiungere una soglia di guadagno, la nostra è stata una flotta piccola ed eravamo consapevoli sin dall’inizio delle criticità. Abbiamo cercato di crederci, offrendo un servizio efficiente sino all’ultimo. Ma, per ragioni aziendali, abbiamo dovuto chiudere il rapporto con la città di Quartu”. I quartesi, quindi, non hanno utilizzato i monopattini per il tempo necessario per far incassare alla società il tanto per continuare a restare: “E abbiamo anche altre spese di gestione, più il personale da sostenere e pagare”. La Bertaiola ha anche un suggerimento che può aiutare a capire molto del perchè dell’addio a Quartu: “In altre città, come Pisa e Venezia, c’è un solo operatore e non tre. Magari, in un bando futuro si può prevedere appunto la scelta di un unico operatore”.
Dal Comune hanno comunque già trovato il sostituto: è la Bolt Support Services IT S.r.L. con sede a Milano. La disponibilità è già stata data e accettata dagli uffici, inoltre la ditta era arrivata in quarta posizione nella graduatoria stilata a dicembre 2021. La speranza è che i quartesi aumentino il tempo di utilizzo dei monopattini, per evitare che anche la Bolt, in futuro, scelga di prendere la stessa strada della Bit Mobility.











