Milena Masala, la super tifosa del Cagliari mette la mascherina a Sant’Efisio: “Liberaci dal Covid”

La donna, guarita dal virus dopo un lungo calvario in ospedale, posiziona la mascherina fatta dall’Arciconfraternita nella mano destra del martire guerriero: “Una fantastica sorpresa”. Domenica l’abbraccio di migliaia di fedeli a “Efisi”. Foto di Davide Loi


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Ha sconfitto il virus dopo essere stata ricoverata per tante settimane all’ospedale, mostrandosi anche con il casco e l’ossigeno con vari video pubblicati su Facebook e raccomandando a tutti di prestare la massima attenzione, sia durante sia dopo la malattia, andando addirittura in piazza Garibaldi a manifestare e raccontare il suo calvario durante gli incontri dei contrari al vaccino e al green pass. Milena Masala, la super tifosa del Cagliari, ha superato il calvario contro il Coronavirus e, oggi, ha omaggiato Sant’Efisio posizionandogli una mascherina sulla mano destra. Mascherina rossa, blu e bianca, in questo caso i colori dell’Arciconfraternita, con tanto di logo. Un gesto molto toccante: Milena ha raggiunto la piazzetta della chiesa del martire guerriero a Stampace. Una iniziativa, decisa qualche giorno fa dall’Arciconfraternita e anticipata da Casteddu Online, che però per Milena è stata inaspettata: “Non sapevo nulla. Mi hanno invitata a vedere la vestizione, quando ero seduta è venuta la priora e mi ha detto che avrei dovuto mettere la mascherina nella mano destra di Efisio”, racconta la donna a Casteddu Online. “Mi ha detto che dovevo stare tranquilla, pensavo di non farcela”. E invece ce l’ha fatta, si è alzata dalla sedia e ha piazzato la mascherina: “Ho incontrato anche la dottoressa che mi ha curato in Rianimazione, non la vedevo da un anno. È stata una grande serata”. Si è commossa e ha pregato Efisio, Milena Masala, subito dopo aver allacciato uno dei simboli del Covid al santo. Ed Efisio sfilerà con la mascherina, domenica primo maggio, nell’edizione della sagra 366, la prima totalmente libera dopo due anni di forti restrizioni.

 

 

“Liberaci dal Covid, Efisio”. Poche ma chiare parole, una preghiera che ha il sapore dell’invocazione, della richiesta di intercessione speciale fatta al matite guerriero, come raccontato anche dal nostro Davide Loi, che ha immortalato il rito della vestizione con tante bellissime foto: “Un particolare è stato messo nella mano destra”, racconta, “per non dimenticare, non è un liberi tutti, serve attenzione”. Nella piazzetta stampacina presenti tanti fedeli, pronti a riabbracciare “Efisi” tra poco più di quarantotto ore.