Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
di Paolo Rapeanu
Una tratta lunghissima, che partiva dall’Algeria e terminava nelle piazze dello spaccio cagliaritano, ma anche italiano ed europeo. Ci sono due arresti per l’operazione “Arruga”, iniziata nel dicembre 2014 e terminata quattro anni dopo, portata avanti dai carabinieri della compagnia di Carbonia. I militari sono riusciti a svelare l’esistenza “di una tratta di extracomunitari clandestini” che, giunti in Sardegna venivano gestiti e sfruttati da una organizzazione criminale. La tratta Hannaba-Sulcis era “organizzata” da Yacine Messadi, nato nel 1973 in Algeria e residente a Cagliari. Era lui, stando alle indagini svolte, a organizzare i viaggi dei migranti: acquista va motore e barca, pagava gli scafisti e teneva i contatti con i familiari dei profughi. Con il “trucco”: Messadi suggeriva di dire ai profughi che erano minorenni. Una volta giunti al Cas di Cagliari, poi, scappavano e finivano nei “giri” dello spaccio di droga.
Fiumi di hascisc spacciati alla Marina, anche utilizzando pusher minorenni (tra cui i due figli di Messadi). In manette anche Nidham Hammouda, tunisino del 1986 e residente a Selargius, che si occupava del rifornimento della droga. “I due spadroneggiavano alla Marina, la comunità musulmana temeva molto Messadi perché era molto osservante dei dettami dell’Islam”, spiega il capitano della compagnia di Carbonia Lucia Dilio, “per Messadi, oltre alle accuse di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti a minorenni, associazione a delinquere e sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, si è configurato anche il reato di detenzione di banconote contraffatte, è infatti riuscito a far arrivare a Cagliari, da Napoli, 5mila euro di banconote false. Abbiamo sequestrato anche cinquanta chili di hascisc, trenta a Messadi e venti a Nidham”.