L’emergenza migranti investe anche la Sardegna, ogni giorno sbarcano migliaia di persone, prevalentemente a Lampedusa, che non è attrezzata per ospitarli tutti. Da qui la decisione da parte del Governo di rivedere le norme e affrontare la situazione distribuendo i migranti nelle varie regioni e realizzando nuovi centri di permanenza per i rimpatri. Ciò che fa storcere il naso è la soluzione, provvisoria, si spera, di ospitare le persone nelle tende ed è ciò che accadrà anche nel piccolo centro del Medio Campidano.
“Nel fine settimana una ruspa ha livellato il piazzale del centro d’accoglienza straordinaria di Villanovaforru. In prefettura hanno confermato che la ruspa l’hanno mandata loro, che arriveranno nuovi migranti e che li metteranno in tenda” ha comunicato il sindaco. “Il problema non sono i migranti. Non lo sono e non lo saranno mai. Il problema sono le tende, umilianti per chi arriva e per chi vive già qui. Soprattutto perché il demanio statale rigurgita di strutture vuote e adattabili allo scopo”.
Poche settimane fa in paese era stato affisso uno striscione “Benvenuti in Africa”, un chiaro riferimento alla situazione che si sta vivendo. Per l’occasione il sindaco aveva espresso: “Al prefetto l’abbiamo detto molto chiaramente: le tende riducono Villanovaforru a campo profughi. Non è il destino della Marmilla, non è il destino della Sardegna. Non è una prova di rispetto da parte dello Stato. Ho fatto rimuovere lo striscione perché non mi piacciono i colpi di testa, perché dobbiamo agire uniti e perché aborro qualsiasi cosa assomigli anche solo lontanamente al razzismo. Ma è ovvio: se devo scegliere a chi essere fedele, Stato o comunità, scelgo la mia comunità”.











