Meno contagi e più vaccini, Temussi: “Se continua così, fra venti giorni in Sardegna ospedali Covid vuoti”

INTERVISTA – Il commissario di Ats, dopo i mesi difficili dell’estate vissuti in piena quarta ondata e con la popolazione triplicata per la presenza dei turisti: “Abbiamo imparato a conoscere bene il fenomeno e riusciamo a gestirlo, dopo il picco del 13 agosto contagi in costante calo”. Anche sul fronte ricoveri la situazione migliora. E sui vaccini: “Siamo sesti in Italia, presto altri Open Night and Day in tutte le città sarde, a Cagliari è stato un grande successo”.


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“La Sardegna è sesta in Italia per somministrazione di vaccini, abbiamo superato regioni molto virtuose e stiamo riuscendo a intercettare cittadini non vaccinati nelle fasce d’età più difficili da convincere. Il nostro impegno è costante e continuo, e i risultati premiano i nostri sforzi”. Il commissario di Ats Sardegna, Massimo Temussi, ha finalmente ricominciato a respirare dopo le costanti apnee estive sulla graticola di numeri in perenne bilico fra zona bianca e zona gialla, scongiurata fino all’ultimo per una manciata di posti letto in ospedale. Adesso, è tutta un’altra storia, anche grazie alle vaccinazioni che procedono rapide, tanto che ieri sera l’isola ha incassato i complimenti del generale Figliuolo, commissario per l’emergenza Covid. Ma i risultati non sono casuali. O fortuiti. E, dice Temussi, vanno valorizzati. “Lavoriamo incessantemente e ininterrottamente, e dopo tanti mesi abbiamo imparato a conoscere bene il fenomeno e in parte possiamo anticiparlo”.

I tempi bui della conta estiva, a 4-500 contagi al giorno e con i posti letto in ospedale e nelle terapie intensive saturi, sembrano al momento finiti. “La Sardegna ha raggiunto il picco il 13 agosto, ora i contagi sono in netto calo e, se continua così, fra una ventina di giorni speriamo di avere gli ospedali di nuovo vuoti. Abbiamo retto bene anche questa quarta ondata. Abbiamo evitato il collasso degli ospedali perché abbiamo aperto più posti letto del necessario. E’ andata bene, ora la situazione dei reparti è molto migliorata”. E l’arrivo di autunno e inverno potrebbero compromettere questa ritrovata serenità? “Con l’aumento del numero di vaccinati dovrebbe andare molto meglio”, prevede Temussi.

Dopo mesi di affanno, la Sardegna recupera dunque il terreno perduto e si piazza in una più che onorevole posizione nazionale. Secondo i numeri forniti da Ats nell’isola sono state somministrate 2 milioni e 280.920 dosi, di cui prima o monodose 1.198.490 e seconda dose 1.060.070: si tratta dell’88,70% delle 2.571.988 dosi consegnate. Di queste, 1.769.750 sono Pfizer, 384.307 Moderna,358.880 AstraZeneca e 59.051 Johnson&Johnson.

Un successone hanno avuto gli Open Night e Day, l’ultimo in piazza Garibaldi, per la prima volta fuori da un hub. “Se il cittadino non viene da noi, andiamo noi da lui. L’Open day vaccinale in piazza è un modo per avvicinarsi ai cittadini, per coinvolgerli e la risposta che abbiamo avuto a Cagliari, ben oltre le aspettative tanto che abbiamo dovuto aumentare le postazioni in corsa, ci spinge a continuare in questo solco. Organizzeremo altri Open day a Sassari, Nuoro, Oristano e Quartu Sant’Elena”, annuncia Temussi. Che ha anche qualche aneddoto da raccontare: “All’Open day vaccinale abbiamo trovato tantissimi ragazzi, anche adolescenti, in fila: stavano accompagnando i genitori o i nonni, li hanno letteralmente trascinati in piazza. E’ uno spaccato di verità molto bello: un ragazzino ha raccontato che non ne poteva più di sottoporsi a tampone ogni volta che dove andare a trovare i nonni, che a loro volta dovevano fare il test, e allora sono venuti tutti in piazza a vaccinarsi, per ritrovare la gioia di abbracciarsi e stare insieme con tranquillità”.

La prossima settimana, anche in Sardegna inizierà la somministrazione della terza dose di vaccino anti Covid: destinatari, circa 25mila fragili e immunodepressi.


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