Non ha dubbi, Massimiliano Farci: “Io la amavo, non avrei mai ucciso Speranza: era depressa, si è tolta la vita”. Queste le parole in lacrime dell’uomo di Assemini, accusato di omicidio a più di vent’anni dal caso della Lotus rossa. Farci, fidanzato della vittima trovata morta tra i cespugli, condannato all’ergastolo ma in semi libertà, gestiva la pizzeria Sergio’s ad Alghero prima della tragedia. Oggi l’interrogatorio su quello che secondo la Procura è invece un femminicidio: “L’ho trovata morta nella sua casa e l’ho portata in quel punto, con vista sul mare e su Capo caccia, perchè era un posto che amava”.
“L’amavo, non l’avrei mai uccisa, era depressa e si è suicidata, l’ho trovata senza vita nella nostra casa e le ho dato sepoltura in un luogo che amavamo molto entrambi, che sovrasta Alghero e il suo golfo”, le parole esatte dell’interrogatorio di Massimiliano Farci riportate oggi dall’Ansa. QUesta la tesi della difesa, ma la Procura continua a indagare, a questo punto a un bivio: delitto o suicidio? Farci per ora resta in carcere con accuse pesanti: omicidio doloso, occultamento di cadavere, furto e utilizzo improprio del bancomat della sua fidanzata, la cinquantenne Speranza Ponti, conosciutissima ad Alghero.












