“Sarebbe auspicabile un cambio nella gestione della quarantena e nella gestione dei tamponi. Arriveremo, probabilmente a 100 mila contagi a gennaio/febbraio, non si possono più fare tamponi ai contatti di positivi, se non si hanno sintomi”, così Sergio Marracini, direttore dei covid hospital cagliaritani.
“Il Covid attuale non è più il Covid di un anno fa. Si è trasformato in un virus endemico con sintomi simil influenzali per chi è vaccinato. Ma era esattamente questo lo scopo dei vaccini fin dall’inizio: rendere il virus simile all’influenza con raffreddore, naso che cola, mal di gola, stanchezza”, dichiara Marracini, “ma allora perché ci sorprendiamo e perché continuare con questa follia di isolamento dei contatti stretti? Il problema sono i milioni di non vaccinati e gli immunodepressi che finiranno in ospedale aumentando i carichi sanitari e portando via posti letto alle altre patologie.
I fragili purtroppo hanno conseguenze anche dall’influenza stagionale, ogni anno. Per gli altri milioni di non vaccinati: vaccino obbligatorio. Non vedo altra scelta. Continuare a paralizzare il mondo per proteggere chi non ha creduto nella scienza, è folle”.
Mentre per quanto riguarda i tamponi “solo ai sintomatici, mentre gli altri contatti stretti di positivi, se vaccinati proseguono la loro vita adottando le misure di precauzione come mascherine, distanziamento e lavaggio delle mani. Se non vaccinati e contatti stretti di positivi, anche senza sintomi, isolati per 21 giorni e liberi senza tampone alla fine dell’isolamento.
Il sistema di tracciamento è saltato dappertutto e se continuano a fare tamponi a tutti i contatti stretti non sintomatici, non ne usciamo più. Stiamo rischiando di paralizzare il Paese. Il vaccino ci deve permettere di continuare la nostra vita anche in presenza del virus. I vaccinati, anche se positivi e sintomatici, guariscono, nella maggioranza dei casi, nel giro di 3/4 giorni. Rendere il vaccino obbligatorio e rivalutare le regole dell’isolamento e del tracciamento è la scelta più giusta che può fare un governo che ha a cuore il benessere della società. Perché il benessere sanitario passa anche per quello sociale ed economico”.












