Un pomeriggio alternativo per i piccoli cittadini che, messi da parte per qualche ora libri e quaderni, si sono cimentati nel campo del giornalismo con l’obiettivo di mettere “sotto pressione” colui che amministra il paese e che, dunque, può soddisfare la curiosità di chi si deve informare per professione.
“Ritornare fra i banchi è sempre una emozione unica” ha espresso Oppus. “Pomeriggio dedicato ad un bellissimo botta e risposta con i nostri piccoli giornalisti in erba. Al mio fianco come sempre Gioele che, oltre ad essere orgoglioso come me di essere di Cuccuru de Cortis, è stato il primo ad incalzarmi con una bella domanda: sulla scuola e la maestra dei miei tempi. Oggi come allora bisogna essere grati e riconoscenti al personale docente e soprattutto alle famiglie. Questi bambini, sono convinto, daranno soddisfazioni non solo in famiglia ma anche a tutta la nostra comunità”. Un modo per coinvolgere le nuove generazioni, insomma, al fine di renderle partecipi e parte integrante del territorio dove stanno crescendo: per ora i problemi degli “adulti” sono ancora un tabù per chi guarda al futuro con gioia e voglia di vivere. Il loro mondo è circoscritto tra le mura di casa, il parco giochi e la scuola dove apprendono, vivono, si relazionano con gli altri bambini e le maestre, le quali hanno il compito di traghettare gli alunni verso la conoscenza delle discipline, dei valori e delle regole da rispettare. Ecco che, dunque, i quesiti rivolti al sindaco sono inerenti al loro spazio, alla loro visione: ci sarà tempo per apprendere cosa accade intorno a loro, per il momento è bene rallegrarli e farli sentire importanti, come meritano, al fine di crescere capaci e potenti a tal punto da cambiare tutto ciò che gli adulti di oggi hanno rovinato.












