Inizio agosto 2018: il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana propone di abrogare la legge Mancino, “offre una sponda al razzismo anti-italiano”, arriva l’ok di Salvini, poi la frenata, “non è una priorità”.
Fine marzo 2018: il Movimento 5 stelle deposita a palazzo Madama una proposta di legge – la prima firma è della senatrice , seguita dal capogruppo Patuanelli e da un’altra trentina di esponenti pentastellati tra cui Mantero, Lannutti, Perilli, Bottici – per estendere l’aggravante dell’omofobia alla legge Mancino.
Proprio nei giorni in cui si tiene il congresso delle Famiglie a Verona, con lo scontro nella maggioranza sui temi etici, arriva una iniziativa parlamentare del Movimento in materia di diritti.
“Non si tratta di un provvedimento contro la Lega – spiegano i promotori – Speriamo che l’alleato di governo converga sulla necessità di mettere fine ad aggressioni e ad espressioni di disprezzo per tutelare, anche dal punto di vista legislativo, una minoranza troppo spesso oltraggiata”. CONTINUA A LEGGERE SU AGI.IT












