“Servono più contributi per le imprese, molte attività rischiano di morire”. A Radio CASTEDDU, Romina Mura, Pd: “Sulla base del famoso algoritmo che decide per noi, siamo diventati anche zona bianca e poi zona arancione, manca un gradino perché in questo sistema di colori c’era anche il giallo. Probabilmente se non fosse intervenuto l’ultimo decreto, che ha eliminato questa zona di classificazione, saremmo diventati gialli, quindi ugualmente con una serie di restrizioni ma meno importanti rispetto a quelle arancioni. Io personalmente, probabilmente, avrei preso in considerazione il fatto che la Sardegna era zona bianca e che non era da zona arancione, però, purtroppo, c’è una regola e va rispettata. In futuro bisogna in qualche modo intervenire perché questa classificazione non si regge più, perché “apri e chiudi” è peggio del “chiudi per un po’ ” e poi si riprende.
Ci sono alcuni comuni che sono in zona rossa e trovo eccessivo che, per contenere la pandemia in alcuni comuni, si sia arrivati chiudere la Sardegna.
Io penso che questa zona arancione comunque ci protegge dall’invasione di coloro che hanno la seconda casa; questa è la situazione comunque che durerà per 15 giorni, avremo il ponte pasquale rosso a meno che non vi sia un decreto in conversione ma credo proprio di no.
Bisogna trovare ulteriori risorse per gli operatori perché quelle che abbiamo previsto nell’ultimo decreto secondo me non sono sufficienti: gli operatori sono stanchi e hanno ragione.
È vero, se non risolviamo il problema della pandemia non si risolve nemmeno quello economico però rischiamo che molte attività muoiano e una volta che si chiude è difficile riaprire. Per cui bisogna aumentare con con gli indennizzi”.
Risentite qui l’intervista a Romina Mura del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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