Da mercoledì 12 luglio inizia la distribuzione del film “L’ombra del fuoco/S’umbra ‘e su fogu”, il documentario di Enrico Pau che racconta l’immenso incendio che nel luglio del 2021 ha devastato il Montiferru (Sardegna). Il lavoro del regista cagliaritano ha recentemente ottenuto il Premio Antropocene assegnato dal Museo della Scienza di Trento (MUSE) nell’ambito del Trento Film Festival.
Mercoledì la proiezione del film comincerà alle 21.30 nell’ambito della rassegna cinematografica all’aperto “Nottetempo 2023” a Sa Manifattura in viale Regina Margherita 33: all’evento saranno presenti il regista, la troupe e i produttori. La biglietteria aprirà alle 20.30, ma si consiglia di prenotare in anticipo inviando una mail a [email protected]
Lunedì 10 luglio alle 11 allo Spazio Odissea in Viale Trieste si terrà un’anteprima riservata alla stampa: all’incontro con i giornalisti parteciperanno il regista Enrico Pau e Antioco Floris.
L’opera è prodotta da Lucrezia Degortes per l’Associazione Culturale Arvèschida, co-produttore ISRE – Istituto Superiore Regionale Etnografico, produttori associati Antioco Floris per l’Università degli Studi di Cagliari – Laurea magistrale in Produzione Multimediale, Dipartimento di Lettere, lingue e beni culturali e Hortus Botanicus Karalitanus, e si avvale della consulenza scientifica di Gianluigi Bacchetta. Gli autori dei testi sono Enrico Pau, Ettore Cannas, Alberto Capitta, Alessandro De Roma, Mauro Tetti, mentre la traduzione dei testi in sardo e la voce narrante è di Giuseppe “Bosco” Falchi.
Il film
All’indomani del gigantesco incendio che nel luglio 2021 ha devastato la zona del Montiferru (Sardegna), il film ha seguito per un anno – con una piccolissima troupe di giovanissimi – le stagioni del fuoco, ascoltato le voci, sentito i canti, assistito, dopo il dolore, al miracolo della natura che rinasce. Così, dopo l’estate è arrivata l’acqua, poi il vento dell’autunno, quindi la neve di novembre, e poi l’inverno gelido, e poi la Pasqua del fuoco, il venerdì santo della Passione.
“Considero la realizzazione del mio documentario come un atto di resistenza a qualcosa alla quale non posso e non voglio rassegnarmi – afferma il regista Enrico Pau – la stupidità, la miopia degli umani in questo momento della nostra presenza devastante su questo pianeta”. Dentro i riti della Settimana santa, Pau ha scoperto la bellezza struggente dei canti de Sos Cantores (i cantori del coro di Cuglieri) che hanno una parte fondamentale nel documentario, fin dall’estate quando hanno cantato in mezzo alla foresta bruciata i versi di un sonetto di un poeta sardo. Il film diventa così un accurato diario di quanto è accaduto, tra le immagini e le interviste, i racconti e il pianto di chi in mezzo ai roghi ha perso tutto, compresa la memoria di un passato distrutto dal fuoco e che non può tornare.











