È una delle tante mamme che ha prenotato una cameretta, pagandola a rate tramite una finanziaria e restando beffata. Carla (il nome è di fantasia perchè c’è un minore di mezzo) ha 44 anni, è sposata e vive a Dolianova. Sua figlia, di nove anni, è autistica e la nuova camera rappresentava, per lei, un ulteriore passo avanti verso un’autonomia che, per chi soffre di autismo, è un iter lungo e complesso. L’azienda che gestiva il punto vendita di Sestu ha già fornito tutte le rassicurazioni del caso, “saranno consegnate entro aprile”, ma intanto Carla sta continuando a pagare per un qualcosa “che sarebbe dovuto arrivare entro ottobre 2018, così mi è stat promesso. Pago settanta euro al mese e devo arrivare a un totale di duemila. Ho chiamato e richiamato i numeri di telefono della ditta, inutilmente. Mia figlia deve dormire ancora nel lettone con me e mio marito, e per lei tutto ciò non è facile”.
La bambina, infatti, ha fatto un lungo percorso col supporto di una psicologa: “Hanno fatto delle storie sociali, sono dei disegni attraverso i quali al bambino o bambina che soffre di autismo viene spiegata un’azione. La dottoressa ha disegnato mia figlia, sorridente, nella sua cameretta nuova”, racconta. “Per lei è un brutto colpo, sono stata costretta a mentirle per non vederla soffrire o, peggio ancora, in lacrime. Io non lavoro, mio marito guadagna 1200 euro al mese e, anche unendo i cinquecento euro della pensione di invalidità della mia piccola non possiamo comunque permetterci l’acquisto di un’altra cameretta. Ogni mese partono settecento euro tra medicine, piscina e psicologa. Sono stata dalle Forze dell’ordine, ma anche in quel caso non si è smosso nulla. Voglio la mia cameretta nel più breve tempo possibile, sono intenzionata a rivolgermi a un avvocato”.
A distanza di qualche ora, arriva il comunicato di Valentina Alba, legale rappresentante della G.S.M Arredamenti: “La G.S.M. è impresa autonoma e distinta dalla ALBA DESIGN srl”, … “l’impegno assunto di aiutare i consumatori che si sono trovati in difficoltà a causa delle condotte poste in essere dalla società fallita, è fatto con spirito di liberalità e non legittima certamente illazioni in ordine alla posizione e condotta posta in essere dalla G.S.M”. Ancora: “Si coglie l’occasione per rassicurare tutti i consumatori che questa proprietà, seppur senza alcun obbligo giuridico, farà di tutto per aiutarli a non perdere i soldi investiti”.











