Pula vanta una delle aree più ricche di biodiversità del Sud Sardegna, dove ambiente e paesaggio si intrecciano con una storia millenaria.
In questa area, che si estende dal Rio Pula sino alle spiagge di Porto Campana, rii e ruscelli alimentano lagune e stagni costieri di elevato pregio; crescono piante rare ed esclusive, tra cui il Limonio di Isabelle e Caroline, e vivono ben 21 specie diverse di uccelli.
“Il contributo di studiosi ed esperti – spiega il Comune – è fondamentale per la gestione e la tutela di questo vero e proprio gioiello di biodiversità e natura”.
Uno dei tasselli fondamentali è quello di concentrare tutte le informazioni disponibili in un unico database, per incrementare la consapevolezza dell’importanza delle zone umide nelle isole del Mediterraneo e di contribuire alla protezione, alla gestione e alla conservazione efficace di questi fragili e altamente minacciati ecosistemi.
Anche per questo motivo si è discusso dell’importanza dell’educazione ambientale nella conservazione delle biodiversità.
Al convegno, tenutosi due giorni fa, erano presenti anche il sindaco Walter Cabasino e il vice sindaco della città metropolitana Roberto Mura.
L’incontro si è concluso con la presentazione del video prodotto da Anthus (regia Luca Pinna) in cui vengono mostrate le bellezze dell’oasi.










