“In questa seconda ondata siamo messi peggio di marzo, c’è un coinvolgimento del Centro-Sud che ha servizi sanitari più fragili; abbiamo di fronte 4-5 mesi di autunno-inverno e ancora i servizi sanitari non hanno sperimentato il sovraccarico dell’epidemia influenzale stagionale. Il personale sanitario è meno motivato e ci sono attriti tra governo e enti locali che impediscono di prendere le misure più opportune”. Lo ha detto in audizione alla Commissione Sanità del Senato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.
“L’Rt viene calcolato solo sui casi sintomatici, non è una misura tampone dipendente. Ma proprio per questo rischia di sottostimare la circolazione del virus” ha spiegato Cartabellotta. “Oggi abbiamo una percentuale di casi sintomatici che è di circa il 33%, quindi di fatto l’Rt non calcola il 66% del resto dei casi asintomatici”. Continua a leggere su Agi.it









