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La terra, componente primordiale dell’energia cosmica, come elemento da cui parte un processo di resilienza culturale capace di rinnovare e innovare la città, dal centro alle periferie, a partire dalla ruralità. Dal 23 settembre al 10 dicembre Cagliari festeggia lo spazio urbano con Terra Mobile, progetto inserito all’interno dell’asse tematica Passaggi e legami di Cagliari 2015 Capitale italiana della cultura. Ideato da una rete di associazioni culturali che lavorano in partenariato (Carovana SMI, Progetto Barega, Sustanaible Happiness, Progetto contemporaneo, Cherinus, L’Aquilone di Viviana con Kyber Teatro), il progetto ha come filo conduttore l’intimo vivere dei territori.
Sostenibilità ambientale, anche attraverso la celebrazione delle produzioni della terra, valorizzazione di giardini e orti urbani, rilancio delle relazioni tra centro e periferia e tra cittadini e migranti della cultura: sono questi gli obiettivi di Terra mobile. Tra gli spazi del quartiere Sant’Elia, i Giardini pubblici e la Mediateca del Mediterraneo il progetto si snoderà attraverso proiezione di corti e mediometraggi, performance e installazioni di artisti, dibattiti, laboratori per bambini e ragazzi, sino a residenze d’artista e ad attività pensate per anziani e diversamente abili.
Dopo un’anticipazione il 9 settembre, nel Lazzaretto di Sant’Elia, con la manifestazione “Transiti rurali in urbani”, Terra Mobile prende il via mercoledì 23 settembre con una serata interamente dedicata al grande fotografo brasiliano Sebastiao Salgado: si comincia alle 18, ancora una volta nel Lazzaretto di Sant’Elia, con “Il sale della terra”, incontro, moderato dal giornalista Sergio Benoni, con David Rosier – produttore e co-ideatore del magnifico documentario realizzato da Wim Wenders e da Ribeiro Salgado, figlio di Sebastiao- e con Laurent Petigand, autore della colonna sonora. Alle 19.30 Petigand sarà protagonista dell’atteso concerto in programma nella piazza Lungomare Sant’Elia. Alle 21.30 si ritorna nel Lazzaretto per la proiezione del film “Il Sale della Terra” (Francia, 2014, b/n, 110 minuti). L’intensa serata sarà preceduta la mattina (ore 8) dall’Arte del camminare, itinerario per celebrare l’equinozio d’autunno a cura di Alessandro Nonnoi, con partenza dall’hotel Calamosca verso il Colle di Sant’Elia.
Dal 24 al 27 settembre performance e installazioni, a cura di Carovana SMI di Ornella D’Agostino: si tratta dei risultati del progetto del Gal SGT “Geografie sommerse, viandanti nella bellezza dell’abitare”, realizzato nei mesi scorsi nei territori del Sarrabus, Gerrei, Trexenta e Campidano di Cagliari, dove esperienze e linguaggi espressivi elaborati in quei territori rurali si spostano nella città, diventando parte integrante di Terra Mobile.
Giovedì 24 settembre l’appuntamento è alle 20 al Lazzaretto: saranno presentati il progetto dell’artista Marco Peri “Nuovi occhi. Artisti per l’immagine del paesaggio”– un nuovo modo di concettualizzare il rapporto tra spazio e natura- e quello di Grazia Dentoni “Matrilineare”, ispirato a I racconti della nuragheologia di Raimondo De Muro, in cui si percorre il passaggio di conoscenza legato alla linea materna, dalla spiritualità più profonda al nutrimento, e la trasmissione orale di competenze naturali legate al nostro essere umani sulla terra.
Il giorno dopo (venerdì 25 settembre ) prende il via “Identità, lingue e relazioni nella migrazione”, conferenza internazionale sul dialogo interculturale, a cura dell’International Center for Intercultural Exchange (Associazione Culturale Ulisse, Siena Italian Studies, Sardinia Italian Studies – Siena, Cagliari). I lavori -le iscrizioni al consesso inizieranno la sera prima- proseguiranno sino a domenica 27.
Sabato 26, la terra sarà ripercorsa nei legami e nelle tradizioni che si tramandano nelle famiglie generazione dopo generazione: nella performance “Medas. Narrazioni di famiglia in andata e ritorno”, di e con Gianluca e Paolo Medas. I due discendenti della famiglia d’arte Medas (Gianluca, regista e attore, e Paolo, fotografo) riaprono gli archivi della loro famiglia, pioniera del teatro in Sardegna, che già negli anni ’50 raccontava il territorio con l’arte.
Fittissimo il programma di domenica 27 settembre, giorno in cui su questa prima parte della rassegna cala il sipario: la mattina alle 12 l’appuntamento è al Lazzaretto con lo spettacolo (che conclude il laboratorio dedicato ai bambini sulla costruzione degli spaventapasseri in programma il 26 settembre e la mattina del 27) Lara e il vento, con Angela Iurilli e la sua piccola Fara. Alle17,30 in diversi spazi del quartiere Sant’Elia (giardini, strade, Lazzaretto e piazza Lungomare)saranno proposti percorsi sensoriali, performance, installazioni: da Giardini e Case della Sardegna. Forme, tipi e organizzazione di Paolo Carta e Carlo Spiga (ore 17.30), risultato di un lavoro di mappatura artistica in diversi comuni del GAL SGT (Armungia, Villasalto, Ballao, Escalaplano) alla processione laica (ore 18) Nuptiae Albas, azione partecipata a cura di Pascale Pilloni con la collaborazione poetica di Marc Mercier a cui seguirà la performance con due novelli marito e moglieOggi Sposi per arrivare (ore 18) a Il suono scolpito, performance conclusiva di un laboratorio di composizione, improvvisazione e nuove tecnologie a cura di Christian Cassinelli.
Nel corso della serata ci sarà spazio anche per un intreccio tra progetti performativi, musicali e di live grafiti come: da Terza bellezza, azione grafica fortemente evocativa a cura di Lello Porru, aBaballotis (Insetti), progetto di arte partecipata e pubblica sulla creazione di insetti immaginari con vecchia ferramenta a cura di Mariano Corda. Da ExPlò, tracce video di un percorso performativo ed esperienziale sulle bombe arboree, a cura Paola Riviezzo e Massimo Congiu a Acqua e Vino, installazione sulla vendemmia in riva la mare, a cura di Luigi Erriu (presidente Su Niu e S’Achili, S.Nicolò Gerrei) e Giovanni Pala (produttore vitivinicolo). Il fitto intreccio artistico proporrà anche Il dio minato/Paesaggi interrotti:, per la regia di Ornella D’Agostino, Oratoria contemporanea con l’artista greco Alexandros Mistriotis, Voce arcaica dal Mediterraneo in paesaggi urbani con la cantante tunisina Alia Sellami.
La giornata del 27 settembre si conclude alle 22, nel cortile del Lazzaretto, con Eleilò!, una produzione transdisciplinare della compagnia L’Aquilone di Viviana ( e curata da Nina Zedda e Marco Quandamatteo) che riporta a Cagliari i saperi della cultura rurale del Gerrei, trasferendoli anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie.
Per tutta la durata della rassegna è in programma “Incontri e resistenze di culture, Abitare/Danzare/Un territorio, I territori poetici”: proiezioni, con sessioni di arte video a cura di Marc Mercier, direttore artistico di Les Instants Vidéo Numériques et Poétiques di Marsiglia. Saranno anche proiettati cortometraggi sul tema dell’ambiente e della sostenibilità ambientale sostenuti dallaFondazione Sardegna Film Commission, all’interno del progetto Heroes 20.20.20.
Dopo quattro settimane di pausa, il 25 ottobre Terra Mobile ritorna. Il programma, i cui ultimi dettagli sono in via di definizione, sarà incentrato soprattutto sul tema del cibo (a cui è anche dedicata l’Expo 2015 di Milano) con azioni a cura di Sustainable Happiness , tra i partner del progetto, che proporrà, tra l’altro, un incontro tra il pescato e i prodotti della terra grazie all’artista Daniele Pario Perra e alla cooperativa Pescatori Porticciolo di Sant’Elia.
Ancora: nella Mediateca del Mediterraneo ci sarà spazio per gli orti in 3D.: grazie all’arrivo, per la prima volta in Sardegna, della stampante Big Delta (ha un’altezza di quattro metri, ed è stata studiata e progettata per costruire case in argilla) sarà costruito un orto urbano tridimensionale. L’iniziativa è a cura di: Progetto Barega, Sardegna Ricerche e WASP Project. . Con il laboratorio “Orto da aspOrto”, a cura di Mazzamurru e delle coop Sant’Elia 2003, Punto a capo Onlus, e in collaborazione con l’Ente foreste della Sardegna e il Gal SGT, sarà realizzato un prototipo di orto mobile. La seconda parte di Terra Mobile vedrà anche la produzione della fregola popolare e l’installazione di un giardino verticale.
In programma ci sono anche due residenze d’artista: “Giardini e case della Sardegna- forme, tipi e organizzazione nell’area di Sant’Elia”, di e con Paolo Carta e Carlo Spiga, e “Côte à Côte”, di e con Yassine Balbzioui (Marocco) e Matteo Rubbi (Italia) a cura di Susana Moliner Delgado (LA Companyìa DI MADRID) ed Emiliana Sabiu (Cherimus). Si tratta di un progetto sull’osservazione del cielo come luogo ideale dove la costa araba tocca la costa europea (Côte à Côte, appunto) e dove poter innescare un dialogo tra le due culture attraverso l’arte.
Spazio anche alla riflessione con la presentazione del volume, a cura di Paolo Perulli, “Terra Mobile. Atlante della società globale”, un libro che, avvalendosi dei contributi di sociologi, filosofi, geografi, giuristi e storici vuole aiutare a capire come pensare e agire dentro l’attuale, confusa transizione. Nell’incontro con Leandro Pisani (a cura de L’Aquilone di Viviana) si parlerà invece di “Cultura rurale e nuove tecnologie”. Infine il 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani, si svolgerà l’evento internazionale “Art and food with no borders” a cura di Plexus internationale moderato da Sandro Dernini, coordinatore del Forum sulle culture alimentari mediterranee all’Expo 2015 e consulente della Fao. La manifestazione si svolgerà al Lazzaretto e prevede performance dal vivo e contributi provenienti via streaming dai diversi continenti.
Informazioni: https://www.facebook.com/terramobilecagliari2015 oppure [email protected].