Un’idea nata da Luca Meloni, il designer serramannese diventato famoso con i “Disegni di Bidda” in collaborazione con un team di professionisti e “Spazio It Comunication” che hanno realizzato immagini e riprese dei luoghi più caratteristici del luogo che nacque come stazione ferroviaria e che, per permettere ai lavoratori di sostare senza dover percorrere decine di chilometri ogni giorno, furono costruiti edifici e strutture caratteristiche del tempo. Fredde e ben delineate, il periodo storico è quello dei primi decenni del 1900, molte delle quali sono state abbandonate nel tempo, custodendo, però tutto il sacrificio di chi, con pochi mezzi e segnato dalle malattie dell’epoca come la malaria, realizzò con cura e precisione. “Un turismo alternativo” ha espresso Meloni, per valorizzare il territorio ancora abitato da numerose famiglie dedite all’agricoltura e all’allevamento e alle generazioni di chi, dal Nord Italia, giunse sino a quell’angolo remoto del Medio Campidano. Una bonifica incisiva e poi, pian piano, la realizzazione della stazione ferroviaria, oggi chiusa, ma per la quale transitano i convogli da e per Cagliari. “Dalla bonifica alla seconda guerra mondiale, un luogo poco accogliente in origine, è come se avessimo a disposizione una macchina del tempo” spiega il conduttore Ivan Tonini “attraverseremo i periodi dal dopoguerra a oggi grazie alle testimonianze delle generazioni che si sono susseguite e che, ancora oggi, vivino e lavorano a Sanluri Stato”. Lo scopo? “Sensibilizzare le istituzioni affinché non venga dimenticato il sacrificio di quelle persone che hanno investito la loro vita per migliorare questo luogo e per essere presa in considerazione l’idea di fare investimenti per valorizzare le testimonianze del passato, ancora presenti e che possono offrire un’offerta turistica alternativa” specifica Meloni.
Il documentario potrà essere seguito sul web.











