“Ci fa piacere vedere che Pigliaru inizi a mettere mano alla riforma sanitaria, con l’annunciata riduzione delle Asl, pur nella confusione e differenza di vedute che regna all’interno della coalizione che lo sostiene. Siamo convinti che le intenzioni del Presidente siano sincere e reali e pertanto lo invitiamo a dialogare con i suoi colleghi di maggioranza in consiglio, affinché ritirino l’assurda proposta che prevede una nuova Azienda sanitaria. Per oltre due mesi il consiglio ha infatti lavorato su una proposta di legge, che oggi sembra non godere più del consenso della Giunta, e che non farà altro che aumentare i costi della sanità. Proprio perché siamo convinti che in Sanità sia possibile razionalizzare la spesa e migliorare la complessiva organizzazione senza ridurre il livello dei servizi offerti al cittadino, annunciamo che, in linea con le indicazioni date dallo stesso Presidente, presenteremo una proposta di legge per eliminare l’Agenzia regionale della sanità. Un inutile carrozzone che in questi anni non ha fatto nulla e ha solo garantito lo stipendio al proprio direttore”.
Paolo Truzzu, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia-An, commenta così le intenzioni del presidente della Regione sulla riorganizzazione complessiva del sistema sanitario sardo. Per l’esponente d’opposizione bisogna, però, andare oltre e tagliare i rami secchi. “Attendo di vedere se effettivamente ci sarà la riduzione delle Aziende sanitarie, come promesso da Pigliaru e dal suo assessore Arru in conferenza stampa”, aggiunge Truzzu. “Intanto, presenteremoa breve una Proposta di legge per cancellare l’Agenzia sanità, l’organismo regionale che dal 2006 dovrebbe fornire assistenza tecnica alle Asl, ma della cui utilità pratica non ci sono riscontri”, se non come ulteriore poltronificio”.
Per Truzzu è, invece, un’ottima notizia l’avvio dei nuovi corsi per Operatori socio sanitari: “Da mesi denunciavamo che sarebbero potuti essere oltre mille i possibili destinatari dei nuovi corsi Oss (autofinanziati o parzialmente autofinanziati), un’occasione di lavoro, in un periodo di crisi, per categorie svantaggiate come disoccupati di lunga data e giovani inoccupati”.
La dotazione finanziaria necessaria per far partire la didattica non mancava, serviva soltanto che gli assessorati competenti, Lavoro e Sanità, individuassero quegli enti di formazione accreditati e autorizzati dalla Ras, per rilasciare un titolo valido e subito spendibile sul mercato.
Oltre la continua richiesta di personale formato, da parte di Rsa, strutture pubbliche e private, anche il nuovo polo sanitario che si sta andando a creare all’ex San Raffaele di Olbia necessiterà di un discreto numero di Operatori socio sanitari













