Non è una novità: lo Stato deve un sacco di soldi alla Sardegna, quelli mai restituiti per intero della compartecipazione alle entrate erariali. E la Sardegna fa causa, un’azione legale civilistica, per riprendersi quello che le è dovuto. Un miliardo e 700 milioni, per la precisione, soldi derivanti dal pagamento delle tasse da parte dei sardi.
La regione, dunque, va allo scontro con lo Stato, in particolare contro il ministero dell’Economia e delle Finanze, per recuperare le quote di compartecipazione alle entrate erariali, “indebitamente trattenute dallo Stato, attraverso la contabilizzazione sul capitolo 1200 dello Stato delle entrate del Bilancio statale”.
Negli ultimi dieci anni “lo Stato italiano deve alla Sardegna, secondo il capitolo 1200, un miliardo e 700 milioni. Qualche settimana fa, ci è stato proposto dal Mef un saldo e stralcio del 50% in dieci anni, non accettabile né soddisfacente, quindi abbiamo deciso che procederemo per via giudiziale”, spiega la presidente Todde. Aggiungendo un “per ora” che lascia aperta la porta alla possibilità di trovare un accordo.
L’azione legale per la regione Sardegna sarà affidata agli avvocati Massimo Cambule e Floriana Isola dell’avvocatura regionale della Sardegna.












