“Massimiliano Frongia e Gregorio Gervasi erano entrambi ospiti della nostra comunità terapeutica”. A dirlo è la direttrice della struttura, Giovanna Grillo. I due sono stati protagonisti di una rapina finita in tragedia. La Fiat Idea guidata da Frongia, 40 anni, si è scontrata in viale La Playa a Cagliari con una Fiat 500. Frongia è morto, Gervasi è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Brotzu. “Sono usciti dalla struttura e, dopo aver fatto tre chilometri, sono entrati in un’altra nostra struttura che ospita delle pazienti con altre problematiche. Hanno puntato il coltello alla gola dell’operatore, minacciandolo per avere le chiavi dell’auto, bancomat e cellulari”, dice la Frongia. “Avevamo già chiamato il 112 perchè l’operatore si era accorto che, al posto dei loro corpi, nei letti c’erano solo cuscini. Mi dispiace molto perchè si tratta di due ragazzi che avevano grandi risorse per lavorare su se stessi”. Frongia si trovava in comunità terapeutica per problemi di droga, Gervasi come misura alternativa al carcere per alcuni reati.
“Si parla sempre meno di dipendenze, però ci sono persone che purtroppo, per tutta una serie di ragioni, non riescono più a cavarne piede e spesso ci rimettono la vita, questa è la cosa più grave”, osserva la direttrice. “A volte capita che” alcuni ospiti “scappino in maniera evidente, non possiamo impedire di farli andare via dalla struttura perchè sarebbe un sequestro di persona. Quando accadono queste cose tutto l’ambiente che gestiamo diventa pieno di dolore. Oggi”, ovviamente dopo la tragica fuga dei due ospiti, “ho creato diversi gruppi di aiuti e supporto per questa situazione di dolore”.









