L’allerta arancione? È stata diramata con largo anticipo dalla Regione e, poi, “rimbalzata” dal Comune. Impossibile non saperlo: “E infatti lo sapevo. Ma devo guadagnarmi il pane ogni giorno, lavorando. Non potevo restare in casa”. Ivana Melis, 40 anni, residente a Cagliari, libera professionista: è lei la protagonista del clamoroso video di sfogo nei confronti del sindaco, al grido di “dov’è la prevenzione?. Casteddu Online ha pubblicato la notizia qualche ora fa. E, adesso, dopo essere finalmente tornata a casa, all’asciutto, la donna ritorna sull’argomento: “Nel filmato ho detto che avevo una crisi di panico, diciamo che ero terrorizzata. Non cambia poi molto. Ho guidato da via Bacaredda sino all’Amsicora, facendo lo slalom tra i tombini esplosi. Un’automobilista mi ha avvisato con i fari che stavo per finire con le ruote dentro una delle fogne, l’ho evitata all’ultimo”, racconta la donna. “In auto, con me, c’era mia figlia. Ero andata a prenderla da casa di mia madre dopo aver finito il turno di lavoro”. Lungo il tragitto, la Melis ha visto “un po’ di rami caduti, soprattutto subito dopo piazza Repubblica”. Anche se il termine “visto”, forse, è un po’ troppo azzardato. Attraverso i vetri della Fiat Panda, infatti, non era possibile vedere tutto alla perfezione: “C’era un nubifragio, la visibilità era ridotta. Non sono una pazza, sono uscita per andare al lavoro”, rimarca la quarantenne.
“Certo, da cittadina mi domando se sia stato fatto davvero tutto per garantire un’adeguata prevenzione: sono state pulite tutte le fogne e i tombini? Io l’ho fatto notare al sindaco Truzzu con un video, spero che alla prossima allerta la situazione, anche sulle strade, sia più tranquilla”.











