Col fiato sospeso in attesa di sapere chi fra Ita e Volotea garantirà ai sardi di potersi spostare oltre il Tirreno fino a Roma e Milano. La decisione era attesa per ieri, ma non è arrivata perché è necessario superare alcuni scogli tecnico burocratici. E potrebbe essere addirittura un parere legale chiesto dalla commissione di gara l’unico modo per sbloccare la decisione su chi fra Ita e Volotea gestirà la continuità territoriale della Sardegna nei 7 mesi di proroga del bando, da metà ottobre a metà maggio. Infatti, pur avendo presentato l’offerta economica migliore, con ribassi del 23,5%, per gestire le rotte negli aeroporti di Cagliari e Olbia e del 21,5% per Alghero, nella documentazione di Volotea mancano due indicazioni tecniche, la ragione sociale (nome e tipo di società, elemento che nel bando era qualificato come fondamentale) e la copia della carta d’identità del manager Michele Taucer, che ha sottoscritto l’offerta. Ieri si è svolta una videoconferenza tra i vertici di Volotea e i funzionari regionali. Una risposta, alla luce del parere legale, potrebbe arrivare oggi. Ita e Volotea sono le due compagnie, delle 11 invitate, che hanno risposto al bando della regione. In base alle offerte presentate, il risparmio sulla basta d’asta, 37 milioni, sarebbe intorno agli 11 milioni se vincesse Volotea, ai 9 se ad aggiudicarsi le rotte fosse Ita. Se a vincere dovesse essere Volotea, sarebbe la prima volta che una low cost gestirebbe la continuità territoriale della Sardegna.










