Era ricercato dallo scorso maggio, sfuggito all’operazione “Primavera fredda” della squadra mobile di Cagliari. Michele Caddeo, 37 anni, è accusato di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di droga: è stato bloccato ieri notte, ad Alghero, mentre a bordo di un’auto lasciava la casa che aveva preso in affitto per proteggere la sua latitanza. Sul comodino della sua camera da letto, i libri dedicati ai banditi in Sardegna e le biografie di Toto Riina e il volume ‘U siccu. Matteo Messina Denaro, l’ultimo dei capi’. Nell’abitazione, le prove che anche durante la latitanza non aveva mai smesso la sua attività di spaccio: 3,6 chili di cocaina pura, 4,8 chili di hascisc in panetti e 10mila euro in contanti. La droga venduta al dettaglio avrebbe fruttato circa un milione di euro. Sono in corso le indagini per individuare le persone che hanno aiutato il 37enne durante la latitanza in questi mesi.
L’operazione “Primavera fredda” portò a smantellare due organizzazioni criminali, una che operava a Silanus, nel Nuorese, e la seconda tra Cagliari e Capoterra, specializzate nello spaccio e nel traffico di droga. Caddeo faceva parte, insieme ad altre 13persone, del gruppo criminale che operava tra Cagliari e Capoterra e si riforniva di stupefacenti dal primo gruppo criminale che aveva base operativa a Silanus, composto da 15 persone, che a sua volta si occupava principalmente di recuperare la cocaina che arrivava dalla Calabria. Caddeo è ora in carcere a Sassari.











