È forte polemica per la decisione da parte del Presidente CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) Renato Brunetta di alzare gli stipendi a tutti i suoi dipendenti. Questo significa che il compenso annuo di Brunetta passerà da 250 a 310mila euro.
Sembra che questa decisione non sia stata apprezzata nemmeno dal governo, che ha reputato la scelta “inopportuna”.
Cnel, però, evidenzia la legittimità dell’ operazione dopo l’abrogazione del tetto dei 240mila euro annui per i dirigenti pubblici.
Cnel sottolinea in una nota ufficiale che “si è limitato a dare doverosa applicazione alla sentenza della Corte Costituzionale n. 135 del 9 luglio 2025, che ha ripristinato a decorrere dal 1° agosto, il tetto retributivo dei 311.658,53 euro”.
Le opposizioni non hanno esitato a commentare la vicenda, in primis il segretario dei 5Stelle Giuseppe Conte che ha sottolineato: “Portai a Meloni la proposta per aumentare gli stipendi a 4 milioni di lavoratori col salario minimo”.












