Presto il Piano Locale Unitario dei servizi alla persona del distretto di Sanluri avrà una nuova sede operativa.
Saranno gli uffici del quarto piano nel lato destro dello stabile del polo culturale di Sanluri.
L’Unione di comuni “Marmilla”, ente al quale dal 1 giugno è stata trasferita la gestione del Plus, e l’amministrazione comunale di Sanluri hanno sottoscritto un accordo.
LA SEDE Sarà il Comune di Sanluri a concedere, a titolo gratuito, per cinque anni, gli spazi nel lato destro del quarto piano del polo culturale all’Unione Marmilla, che ne ha fatto specifica richiesta.
La Giunta comunale di Sanluri ha deliberato di accogliere proprio la richiesta dell’ente territoriale. E, a sua volta, la Giunta dell’Unione ha preso atto della delibera del municipio sanlurese e ha approvato lo schema di convenzione fra i due enti.
<Un accordo e un risultato importante, una proficua collaborazione fra i nostri enti, per offrire ancora servizi più puntuali e di qualità ai nostri cittadini nel settore dell’assistenza socio-sanitaria>, hanno esordito il presidente dell’Unione Marco Pisanu e il sindaco di Sanluri Alberto Urpi.
Il PLUS Sono ventuno i comuni che rientrano nell’ambito distrettuale del Plus di Sanluri: Barumini, Collinas, Furtei, Genuri, Gesturi, Las Plassas, Lunamatrona, Pauli Arbarei, Samassi, Sanluri, Segariu, Serramanna, Serrenti, Setzu, Siddi, Tuili, Turri, Ussaramanna, Villamar, Villanovaforru e Villanovafranca. Tanti i servizi gestiti dal Piano Unitario Locale dei Servizi alla Persona rivolti al distretto di Sanluri dell’azienda socio-sanitaria locale di Sanluri. C’è il servizio educativo territoriale, il centro diurno polivalente distrettuale, il punto unico di accesso per gli utenti, lo sportello “Home Care Premium” per il sostegno economico per l’assistenza a familiari disabili, il Centro per la vita indipendente per l’autogestione autonoma della vita delle persone diversamente abili , il progetto “Includis” per l’inclusione socio-lavorativa di persone con disabilità, la misura nazionale del Pon Inclusione per il contrasto alla povertà rivolta alle famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali siano presenti minorenni, disabili o donna in stato di gravidanza e i fondi per le povertà. E ancora i programmi di intervento per le disabilità gravissime, il programma regionale “Ritornare a casa” per favorire nel proprio domicilio la permanenza di persone in situazione di grave o gravissima non autosufficienza, l’attività di “Sport-terapia” con associazioni che si occupano di sport per disabili, la misura di sostegno “La Famiglia Cresce” a favore di nuclei familiari con 3 o più figli, di età compresa tra 0 e 25 anni e il “Bonus Matrimonio”.











