Sono mille, con in tasca il via libera per lavorare conquistato grazie a un concorso superato proprio in quella Regione che, ora, non li sta assumendo. Sono 25enni, 30enni ma anche ultracinquantenni che, dal 2021, sono a casa a contare i giorni che passano e gli stipendi mancati. Sono gli idonei Laore: “Persone che hanno fatto sacrifici, con le loro famiglie, per emergere e conquistarsi un posto”, spiega Luca Locci, dell’Sgb, che ha manifestato accanto ai mancati lavoratori sotto il palazzo del Consiglio regionale. Per tutti si prospettano delle festività molto magre, all’insegna della crisi e della disperazione: “Sono pronti a lavorare e a fornire il loro prezioso contributo, si parla anche di tantissimi giovani talenti sprecati, fermi a casa mentre la Regione va a utilizzare altre graduatorie, come quella di Forestas, anzichè assumere gli amministrativi”. E nel mirino finisce l’assessorato regionale del Personale. Le chiamate, con relativo scorrimento della graduatoria, può partire solo da quegli uffici.
“La nostra battaglia non si ferma”, prosegue Locci. “Continueremo a protestare sino a quando tutti i mille lavoratori non saranno presi in servizio”.








