“La presidente Todde attivi gli strumenti a disposizione della regione per supportare i lavoratori” travolti dalla crisi industriale del Sulcis: il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha contattato questa mattina Todde, in merito alla crisi occupazionale delle aziende dell’indotto di Glencore e ha sollecitato l’invio della lettera annunciata ieri alla stampa sulla vertenza dei lavoratori della Portovesme Srl, controllata dalla multinazionale, che “allo stato non era ancora pervenuta al ministero”, riferisce una nota del Mimit. Nel corso della telefonata, il ministro ha ribadito alla governatrice le competenze della Regione nella gestione della crisi, invitandola ad attivare gli strumenti di sostegno ai lavoratori, accessibili solo a livello regionale. Tra questi, oltre agli ammortizzatori ordinari, vi è la cassa integrazione in deroga per le aziende dell’area di crisi complessa del Sulcis, definita annualmente da un’intesa tra Regione e ministero del Lavoro.
Urso ha inoltre aggiornato Todde sullo stato del percorso di riqualificazione industriale, discusso con l’azienda al tavolo del 5 febbraio, sottolineando la necessità di un impegno attivo della Regione sulla questione energetica, cruciale per le prospettive produttive del territorio. Il ministro ha infine interloquito con la titolare del Lavoro, Marina Calderone, che ha confermato la disponibilità ad attivare gli strumenti necessari in caso di richieste specifiche della Regione. Urso ha anche risposto alle organizzazioni sindacali, illustrando le possibili soluzioni nell’ambito delle competenze istituzionali e assicurando la convocazione del tavolo sulla Portovesme non appena completato l’approfondimento tecnico da parte del potenziale nuovo investitore.










