Zaira la bambina col Cerchio è di nuovo nei viali dei cipressi e delle margherite: l’opera funeraria di Giuseppe Sartorio che aveva subito dei gravi danneggiamenti di natura vandalica, “torna a casa dopo un accurato restauro seguito insieme alla Soprintendenza di Cagliari” comunica il primo cittadino Mauro Usai. Non sono semplici sculture quei monumenti che vivono da decenni tra il silenzio che avvolge la casa eterna dei cari estinti, raccontano tutte una storia come in questo caso, quella della piccola Zaira morta a soli sei anni per meningite fulminante. Nel 1901 i genitori della piccola chiesero al maestro di raffigurare la loro Zaira volata in cielo troppo presto e Sartorio rappresentò la bambina con il cerchio, il suo gioco preferito. Nel 2009 molte statue del cimitero di Iglesias vennero danneggiate compresa quella dedicata a Zaira. Sino a qualche giorno fa è stata oggetto di restauro anche grazie a una associazione nata proprio per la tutela e la conservazione delle imponenti sculture del passato. “Quest’opera, fa parte di un nutrito numero di opere statuarie, perlopiù funerarie, frutto del genio innato del Maestro Sartorio, in buona parte visibili all’interno dei viali del cimitero monumentale di Iglesias. In qualche altro caso è possibile ammirarne la bellezza anche all’esterno, per esempio al centro della Piazza principale, dove è stata scolpita ed eretta, la famosa statua che raffigura Quintino Sella” specifica l’associazione “Zaira la bambina con il cerchio. “L’investimento di questi anni sul patrimonio culturale della nostra Città è stato imponente e oggi stiamo raccogliendo i frutti.
Dalla valorizzazione dei siti minerari – spiega Usai – fino ad arrivare alle straordinarie opere di Giuseppe Sartorio che oggi tornano a casa, dopo un accurato restauro seguito insieme alla Soprintendenza di Cagliari. Anni di attesa, ma ne è valsa la pena.
Si aggiungono a Quintino Sella e il monumento ai caduti del Ciusa”.











