“I negozianti non hanno l’obbligo necessariamente di chiedere il green pass all’ingresso dell’attività ma possono, nella loro discrezione, svolgerlo a campione”. È quanto si legge in una delle centinaia di locandine fatte stampare da Stefano Rolla, presidente del consorzio dei commercianti di Cagliari “Strada Facendo”, che saranno appese alle vetrine dei negozi dal prossimo primo febbraio. Cioè da quando servirà il green pass base per entrare a comprare un paio di scarpe, un giubbotto, un orologio o un anello in tutti i negozi. Commercianti in rivolta contro la certificazione verde? No: “Lo prevede il Governo col Dpcm del 24 gennaio, specifica che i controlli potranno esser fatti a campione, anche per scaricare i negozianti dal vincolo del controllo ossessivo. In molti negozi è impossibile, dovremmo assumere un dipendente ad hoc, impensabile visto anche il periodo di crisi”, dice Rolla: “Diciamo che questa disposizione alleggerisce il carico dei commercianti che avevano l’angoscia di dover controllare a tutti il green pass. Non si deve fare, si può evitare ed è molto importante per dare respiro mentale anche ai clienti. Rimane l’obbligo della regola”, cioè green pass base obbligatorio per chiunque entri nei negozi.
“In caso di controllo, sarà un problema e una multa solo per il cliente”, nessun guaio “per l’esercente che non ha magari potuto fare la verifica”. Ansia o timori in vista del primo febbraio? “No. Molti faranno i controlli, ma sarà a discrezione del negoziante che potrà operare nei modi e nelle possibilità congeniali. Per noi sarebbe un peso in più”.








