Il no è netto, totale. Trasferire la Diabetologia da Cagliari a Quartu, cioè dal Brotzu a un nuovo spazio in via Bizet? I diabetici seguiti da anni nel capoluogo sardo sono pronti alle barricate e anche a nuove azioni di protesta. C’è la paura di un salto nel vuoto, il timore di perdere medici e infermieri che conoscono a menadito le problematiche di ogni singolo paziente. Il Comune di Quartu va avanti con la sua iniziativa, però: c’è la delibera con tanto di contratto ventennale per dare la sede in comodato d’uso gratuito all’Asl e la stessa Asl fa sapere che prima dovrà essere redatto un piano particolareggiato e che, poi, se ne riparlerà. Il trasferimento non è quindi imminente. Ma i malati non arretrano di un millimetro. Valeria Garau è una di loro: “Sono diabetica e lavoro all’ospedale. Per me è facile andare a farmi visita anche durante il servizio. La Diabetologia si deve salvare perchè funziona benissimo, per me sarebbe impossibile andare a Quartu”, afferma. “Non mi farò più seguire da nessuno se sarà spostato, sono pronta a rinunciare alle cure”. Una posizione netta e chiara.
Barbara Lai ha 35 anni ed è diabetica da quando ne ha cinque: “Sono stata seguita in Diabetologia pediatrica, pooo in quella degli adulti. È una ingiustizia mandarci a Quartu, anche i pazienti quartesi si troveranno in difficoltà perchè sono tanti e ci dovremo aggiungere noi cinquemila. Sarà una situazione totalmente ingestibile”, prevede la giovane. Che, a sua volta, avrebbe grosse difficoltà a cambiare sede: “Abito vicino all’ospedale, qui mi conoscono da una vita e la Diabetologia è veramente valida, l’ho scelta tra tanti altri punti. Come pazienti vogliamo essere tutelati, facciamo già vari spostamenti, come quando dobbiamo prendere il materiale alla Fiera. Con Quartu cambieranno e dovremo andare altrove. Sarà il delirio totale”.









