I ciclisti contro la giunta delle piste ciclabili: la nuova contraddizione di Cagliari va in scena a fine novembre. Gli amanti delle due ruote contestano la giunta che per prima, nella storia di Cagliari, ha aperto l’asfalto ai percorsi per le bici nel cuore della città. In realtà al centro della contestazione,che esploderà stamattina per sfociare venerdì in un’assemblea pubblica, c’è la nuova rotatoria dell’asse mediano, all’ingresso del quartiere La Palma. Non ci stanno i ciclisti e neppure quei 1500 abitanti che hanno firmato la petizione. Una contestazione forte, per un progetto sul quale però l’assessorato al Traffico non sembra avere alcuna intenzione di tornare indietro. Chi ha firmato il suo no preferirebbe invece un passaggio pedonale e ciclabile, una sorta di tunnel. Viene da ricordare allora quel tunnel clandestino, realizzato quasi un anno fa dagli attivisti di Città Ciclabile con un blitz a Genneruxi. Un raid non autorizzato per il quale i ciclisti hanno rischiato seriamente una denuncia. Ora il vero bivio è un altro: quanto davvero conta la democrazia partecipata in questa città? Un punto è chiaro: i rapporti tra l’associazione Città Ciclabile e la giunta Zedda non sono mai stati così tesi.
Hanno ragione gi anti rotatoria, forse scottati dai disagi della nuova rotonda di Is Mirrionis? O ha ragione la giunta Zedda nel volere eliminare semafori e dire no ai tunnel che invece piacevano a Floris, che voleva sventrare due volte la via Roma? Un aspetto è certo: sul traffico l’amministrazione targata Zedda, con le pedonalizzazioni e le piste ciclabili, ha segnato forse la sua unica vera svolta nella città. Che è invece mancata sul Poetto e su Tuvixeddu, sull’urbanistica e sul verde pubblico, e sulla Cultura. Ma la sfida della mobilità non si gioca sulle biciclette, casomai sulla nuova metropolitana e sul potenziamento degli autobus, sul collegamento veloce tra il capoluogo e un’area vasta sempre più pulsante. I ciclisti per adesso sembrano i figli ingrati della giunta di centrosinistra: rinnegano tutto, anche i padri delle piste ciclabili. Viene davvero il dubbio che qualcuno avrebbe preferito Fantola. Oppure è ancora una volta “colpa di Zedda”? Cagliari è davvero la città delle mille contraddizioni.













