Green pass obbligatorio nei bus in Sardegna, l’Arst: “I controlli? Senza un aiuto è impossibile”

“Poledrini: “Siamo pronti a collaborare ma dobbiamo capire come. L’Arst ha 40 controllori per 4 mila corse e senza un aiuto da parte del Governo la verifica del green pass sarebbe possibile solo a campione”


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“Faremo i controlli sui green pass, ma ancora non sappiamo come”. Incombe l’incognita delle verifiche sulle certificazioni verdi per le aziende dei trasporti locali in Sardegna. Ieri il Consiglio dei ministri ha stabilito che serve obbligatoriamente un tampone molecolare con esito negativo (valido 72 ore) oppure antigenico con esito negativo (valido 48 ore) anche per il trasporto pubblico locale: autobus, pullman e metropolitane.
Rimane da risolvere il problema dei controlli. Sarà una circolare del ministero dei Traporti a dover stabilire le modalità di verifica. L’Arst ha 40 controllori per 4 mila corse e senza un aiuto da parte del Governo la verifica del green pass sarebbe impossibile.

“Ancora non è stato stabilito come dovranno essere organizzati i controlli”, spiega Carlo Poledrini, direttore generale Arst, “siamo in attesa di qualche chiarimento maggiore per capire chi deve farli e come. E’ un problema comune a tutte le aziende. Siamo rimasti molto sorpresi perché è venuta fuori l’obbligatorietà per il trasporto locale. Noi abbiamo 4 mila corse al giorno e 40 controllori, basta fare due conti: per noi fare le verifiche sarebbe impossibile se non a campione. Lo faremo perché siamo tutti convinti che la lotta al contagio vada fatta e collaboreremo. Aspettiamo per capire come”.

“Stiamo aspettando il testo definitivo del governo ed eventuali specifiche del ministero dei trasporti”, dichiara il Ctm, “per capire se la nostra azienda sarà interessata e da chi e come dovranno eventualmente essere controllati i green pass”.


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