Gonnosfanadiga – Trovata in campagna ormai collassata per le sete e per la fame: è ancora orrore per gli animali, salvata appena in tempo dai volontari, ora si trova nel rifugio di Caterina Uccheddu. È una cucciola, anche se cane resta ben poco: pelle e ossa, con due occhioni che brillano, increduli di aver davanti delle persone buone e amorevoli. È solo l’ultimo caso di una crudeltà messa in atto dagli esseri umani, abbandonata al suo destino “ha una voglia matta di vivere e noi l’aiuteremo”: è stata chiamata Bullettina, perché tutti i cani ospitati nel rifugio hanno in nome. Un luogo dove si curano e si coccolano gli animali abbandonati, strappati alla morte, dove si lotta per i quattro zampe meno fortunati anche tra mille difficoltà: incombe, infatti, l’ordine di sgombero per gli amici del rifugio, entro meno di un anno dovranno traslocare e il nuovo sito è ancora in costruzione. Una spesa non indifferente deve essere affrontata, talmente alta che è scattata anche una raccolta fondi a favore del progetto che aiuta 180 randagi, la maggioranza dei quali proviene da situazione di abbandono e maltrattamenti.











