“Vergognoso che nel viale non ci sia la pista ciclabile, continueremo la nostra battaglia”. Sono andati sino al punto esatto nel quale Giuseppe Incani ha perso la vita e hanno issato uno striscione con una corona di fiori sul guard rail di quel viale Marconi maledetto e teatro di tanti, troppi incidenti. L’ultimo è stato mortale, con il cuoco sessantenne de “Lo spiedo sardo” travolto e ucciso da un uomo di cinquantuno anni al volante di una Toyota Yaris grigia che è fuggito, costituendosi solo dopo qualche ora dai carabinieri. La Fiab Cagliari ha voluto così omaggiare la memoria di Incani e, contemporaneamente, tornare alla carica per l’assenza di piste ciclabili in una delle strade più trafficate di tutta la Sardegna: “Giuseppe non c’è più. Questo pomeriggio abbiamo deposto una corona di fiori nel luogo in cui è stato trovato senza vita. Giuseppe era una persona generosa e altruista. Faceva il cuoco e andava a lavoro in bicicletta. Giuseppe non c’è più, investito e ucciso in viale Marconi da un automobilista che non ha neanche avuto il coraggio di fermarsi a prestare soccorso e che si è costituito solo stamattina”.
“Giuseppe è l’ultima vittima di un sistema trasportistico sbagliato che incentiva in massima parte il trasporto automobilistico e non la mobilità alternativa e sostenibile. Giuseppe non c’è più. Noi ci siamo”, proseguono dalla Fiab, “per continuare nella battaglia di civiltà e di libertà, per città più sicure e nelle quali circolare in bicicletta sia la normalità. Ciao Giuseppe, riposa in pace”.












