Giovanni, talento sardo in fuga a Varsavia: “Qui c’è lavoro per tutti”

Giovanni Casula, 25 anni, di Decimomannu, racconta la sua esperienza comune a tanti giovani in fuga dalla Sardegna. Laureato in Economia a pieni voti, lavora da quando aveva 18 anni: “Qui non solo assumono, ma pagano anche il cinema e la palestra ai dipendenti”


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I giovani talenti sardi fuggono dalla Sardegna: l’isola non riesce a dare sicurezze per il futuro. Allarme fuga dei giovani italiani all’estero. +34% negli ultimi due anni. C’è chi sogna di trasferirsi all’estero e chi invece è costretto a farlo. Le destinazioni scelte? Regno Unito, Germania e Svizzera. Nell’ultimo anno anche i Paesi dell’Est Europa stanno diventando una valida meta per gli under 40. Sono proprio questi ultimi i protagonisti di un fenomeno in costante crescita. Giovanni, 25 anni, vive in Polonia, precisamente a Varsavia. Il suo viaggio è iniziato quasi per caso. È un talento che nel nostro Paese non è stato considerato come una risorsa indispensabile. Giovanni è al secondo anno di specialistica nell’università degli studi di Cagliari in Scienze Economiche. Laureato in Economia e Politiche Europee con 110 e lode ha iniziato ad affacciarsi al mondo del lavoro già dall’età di 18 anni. Il suo primo impiego consisteva nella creazione di un network fra le autorità italiane ed estere, elaborazione di progetti finanziati con fondi europei.

La chiamata per Varsavia è arrivata dopo qualche anno grazie al programma Erasmus che permette agli studenti dell’università di poter studiare in un Paese estero europeo per un determinato periodo di tempo. “Qui sono riuscito subito a trovare lavoro presso il gruppo francese BNP Paribas, che da noi in Italia controlla la banca retail conosciuta come BNL”, afferma Giovanni. E la differenza con il sistema italiano si fa nettamente sentire: “Oltre al salario, qui esiste un sistema di benefits per i dipendenti che e’ certamente appetibile. Infatti, ci vengono pagati il cinema, la piscina, la palestra, i weekend fuori città e i corsi di lingua. A questo si aggiunge poi un generoso piano pensionistico e l’accesso alle cure specialistiche da privatista, anche se devo ammettere che il sistema pubblico funziona molto bene. Quello che mi dispiace oggi e’ vedere come si stia tagliando sull’istruzione e sul capitale umano. Penso alla questione degli assegni di merito dati dalla Regione: dallo scorso anno sono stati drasticamente tagliati, e questo ha consentito ai soli studenti provenienti dalle facoltà scientifiche di partecipare al bando. Se uno studente e’ meritevole, lo e’ indipendentemente che studi lingue, scienze politiche o matematica. Con il grado di povertà che abbiamo nell’Isola questa tipologia di interventi sono un vero e proprio ammortizzatore sociale per i ragazzi, soprattutto dopo che ai papà e alle mamme e’ stata innalzata la tassazione IRPEF per ripianare il buco della Sanità”, continua Giovanni. Infatti, è proprio a causa di queste situazioni se molti ragazzi decidono di non proseguire negli studi o cercare fortuna all’estero. Dopo l’esperienza vissuta a Varsavia, Giovanni si trasferirà a Francoforte dove lo attende la Banca Centrale Europea.