Giovane donna rifiuta le cure e muore, il sindaco del paese: “Resta soprattutto l’amarezza di una tragedia che forse poteva essere evitata”. È accaduto in un piccolo paese del Sud Sardegna, ieri mattina la donna è venuta a mancare e tra i suoi compaesani è tanto il dispiacere per la sua scomparsa. Invani, infatti, sono stati i tentativi da parte di tanti di farle cambiare idea, di accettare le cure mediche che lei ha categoricamente rifiutato. Il sindaco ha parlato alla sua comunità anche per lanciare un messaggio al fine che certi drammi non si consumino più: “La vicenda ci colpisce e ci addolora profondamente.
Una giovane vita spezzata da scelte che, con ogni probabilità, sono maturate in un contesto di forte condizionamento emotivo e psicologico.
Purtroppo capita che, quando una persona fragile viene influenzata da idee distorte o da convinzioni radicali, rifiuti cure che avrebbero potuto salvarla. In questi casi tutti intorno vedono, intuiscono, cercano di parlare, ma spesso non sanno come intervenire davvero”. Anche il primo cittadino ha cercato di fare ciò che riteneva giusto, “presentando una segnalazione formale alle autorità competenti. È doloroso sapere che non sempre gli strumenti istituzionali riescono ad attivarsi in tempo, non per cattiva volontà, ma perché i confini tra autodeterminazione, fragilità e influenza psicologica sono difficilissimi da valutare”.
Resta un dovere, ora, per tutti: “Non voltare lo sguardo quando percepiamo segnali di isolamento, manipolazione o dipendenza emotiva”.
La giovane donna deceduta “meritava di più”.
E infine “ricordiamola così: come un invito a creare comunità più attente, più coraggiose e più capaci di tendere la mano prima che sia troppo tardi”.











