Presentata un’interrogazione urgente al Presidente della Regione, all’Assessore dell’Industria e a quello della Programmazione e Bilancio, per denunciare “l’inaccettabile immobilismo che sta paralizzando l’attuazione della fiscalità di vantaggio prevista dal Piano Sulcis”. “Da oltre dieci anni, 125 milioni di euro destinati alle imprese del Sulcis giacciono inutilizzati nei cassetti della burocrazia regionale e ministeriale. È inaccettabile che per la semplice mancanza di due firme si rischi di perdere definitivamente queste risorse fondamentali per il rilancio economico del territorio”, ha dichiarato Sorgia. Il Piano Sulcis, avviato nel 2012, prevedeva misure di fiscalità di vantaggio per sostenere le imprese del Sulcis Iglesiente, una delle aree più svantaggiate della Sardegna. Il primo bando, chiuso nel 2014, ha visto l’adesione di 4.375 imprese, ma solo una parte delle risorse è stata effettivamente utilizzata. Secondo i dati aggiornati al 2015, circa il 25% delle imprese ammesse non aveva ancora avviato la fruizione del beneficio fiscale, lasciando inutilizzati oltre 40 milioni di euro . “Non si può giocare con il futuro di un intero territorio. La Regione deve assumersi immediatamente le proprie responsabilità e mettere le imprese nelle condizioni di poter investire e creare lavoro. Ogni ulteriore ritardo sarebbe una condanna per il Sulcis”, ha aggiunto il Consigliere. Recentemente, il Movimento Artigiani e Commercianti Liberi del Sulcis ha organizzato incontri a Carbonia e Iglesias per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di sbloccare il secondo bando. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, il territorio rischia di perdere definitivamente le risorse disponibili se il bando non dovesse partire entro il 2025. “Non accetteremo altre scuse né rimpalli di competenze. Le risorse ci sono, le imprese sono pronte: adesso tocca alla politica dimostrare di saper agire. Basta perdere tempo, il Sulcis ha diritto a risposte immediate e concrete”, ha concluso Sorgia.













