La vicenda di Luca Morisi, ex guru di Matteo Salvini, genio della lampada della “Bestia” che ha garantito la scalata social del leader della Lega, si complica di ora in ora. A svelare dettagli e particolari sono in particolare i due romeni fermati all’uscita di casa Morisi il 14 agosto scorso, dopo un festino a quanto emerge dal racconto a base di droga e sesso. I rumeni, ventenni, sarebbero due escort contattati da Morisi attraverso una app per incontri omosessuali, Grindr. Dopo un festino in casa di Morisi, nell’appartamento di Palazzo Moneta a Belfiore, nel veronese, avrebbero ricevuto da Morisi un flacone della cosiddetta droga dello stupro, tecnicamente Ghb. Non solo: i due, uno è indagato insieme a Morisi, raccontano che a quella festa alla vigilia di ferragosto partecipò un altro uomo, un italiano intorno ai 50 anni, sulla cui identità non si hanno altri particolari. Intanto, nella perquisizione in casa pare sia stata trovata cocaina, non solo i 2 grammi sequestrati, nei piatti e fra le pagine dei libri.
Salvini ha assicurato sin dal primo momento il suo sostegno a Morisi, che il 1 settembre si era dimesso dall’incarico, ma ora rischia di restare travolto anche politicamente da una vicenda che è appena all’inizio.









