Un manager a soli 24 anni, un giovane che si era fatto da solo, circondato e supportato dalla sua famiglia. Da papà Luciano, operaio, da mamma Rita, lavoratrice in un negozio di abbigliamento, e dalla sorella più piccola, Giulia, 22 anni. Quella strada, la maledetta Provinciale 2, la conosceva molto bene: la faceva ogni giorno per raggiungere Carbonia e il centro commerciale di Piazza Italia. Oggi, forse a causa di una distrazione o di un malore improvviso, l’invasione di corsia e lo scontro con la Fiat Idea guidata da Nicola Medda, il cuoco provetto e marinaio di Sant’Antioco, morto anche lui nel terribile impatto: “Abbiamo troppe strade pericolose, la Provinciale 2 è un cimitero e non è l’unica”, dice il sindaco di San Sperate, Fabrizio Madeddu. “Conoscevo Federico di vista, quando non lavorava frequentava gli ambienti di tutti gli altri giovani del paese. La sua è una famiglia di grandi lavoratori, siamo molto addolorati e vicini a tutti loro”.
Da assessore, Madeddu aveva portato avanti, con l’ex sindaco Enrico Collu, una battaglia per la Provinciale 4: “Qualche risultato, in termini di sicurezza, l’avevamo ottenuto. Ora è necessario che, chi ha le competenze, metta in sicurezza anche le altre vie”. E un ricordo di Pinna arriva anche proprio dall’ex primo cittadino Collu: “Un ragazzo molto gentile, ogni volta che ci incrociavamo in paese mi colpiva la sua serenità e tranquillità. Sono vicino ai suoi cari, in questo momento di grandissimo dolore”.












