West Nile Fever, il Comune di Collinas adotta misure straordinarie per contrastare la Febbre del Nilo: mappatura delle zone con maggior diffusione delle zanzare, irrorazione di insetticida specifico, una campagna di sensibilizzazione per i cittadini al fine di prevenire possibili conseguenze per la salute dell’uomo.
Oramai è noto che il virus è arrivato nel Medio Campidano: qualche giorno fa, infatti, in una cornacchia a Serramanna è stato rintracciato il virus della Febbre del Nilo, pericoloso anche per l’uomo, “può essere trasmesso da zanzare infette, cioè che hanno succhiato il sangue di altri animali infetti, e trasmesso all’uomo in successivo morso” spiega il sindaco Francesco Sanna.
“La Asl ci scrive chiedendoci di adottare delle misure di contenimento delle zanzare.
La zanzara che può fare da vettore è la comune zanzara che ci ritroviamo in casa e, come sarà gia noto a molti, la femmina si nutre di sangue animale, uomo compreso, e depone le larve in acqua stagnante, ferma e ricca di sostanze organiche.
Quindi per ridurre il rischio potenziale di contagio da Febbre del Nilo a livello locale si ritiene di limitare la presenza della zanzara. E le azioni combinate sono: trattamenti larvicidi, cioè che rendono inospitali i luoghi dove le zanzare potrebbero deporre le larve.
In caso di concetrazioni massive di zanzare irrorazione di sostanze chimiche che uccidano le esemplari adulte.
Molti non sanno che i trattamenti per il contenimento delle larve sono stati condotti nelle caditoie dalla ProService con cadenza di qualche mese e nel patire le punture delle zanzare rievocano le disinfestazioni tramite irrorazione aerea come soluzione. In realtà la sola irrorazione non è risolutiva perchè elimina solo una percentuale delle zanzare in volo e in prossimità di strade e aree pubbliche, ma nulla può sulle miriade di larve già depositate e che nel giro di qualche giorno saranno nuove zanzare assetate di sangue”.
Insomma, zanzare sempre in riproduzione, sterminati gli esemplari adulti arrivano i piccoli.
“Va valutato inoltre che l’irrorazione su strada non copre il 100% dell’abitato, bensì solo le aree pubbliche e quelle prospicenti, ma negli spazi interclusi tra le case o negli orti dietro casa a determinate condizioni l’efficacia potrebbe essere bassa o nulla. Inoltre l’irrorazione ha un impatto non solo sulle zanzare, ma anche su altri insetti e conseguentemente sulla catena alimentare di cui fanno parte, ecco perchè le azioni che porremo in essere saranno circoscritte ad alcuni areali sulla base di specifiche valutazioni di efficacia, necessità e impatto sull’ambiente.
I trattamenti larvicidi hanno un impatto mirato sulla popolazione di zanzare con minori effetti collatterali e danno maggior efficacia anche agli interventi mirati di irrorazione, che comunque, va detto sin d’ora, andranno ripetuti per più volte ogni 10/15 giorni, quindi non un passaggio una tantum.
Tutto questo però non avrà nessuna efficacia se gli spazi privati pullulano di ambienti ideali per la proliferazione delle larve; ecco perchè ieri abbiamo pubblicato sul sito del Comune delle raccomandazioni cui accompagneremo un’adeguata campagna di riduzione delle zanzare in spazi pubblici”.
Insomma, se anche il privato non fa la sua parte, il contrasto alla diffusione del virus potrebbe essere nullo.
“Ecco quindi le azioni che stiamo programmando: mappatura degli areali pubblici interessati dalla presenza massiva di zanzare. Intensificazione trattamenti larvicidi nei punti di potenziale ristagno. Irrorazione di insetticida specifico e nelle percentuali consentite negli areali mappati eseguito da ditta specializzata e sensibilizzazione alla cittadinanza circa le buone prassi di prevenzione. Informazione alla cittadinanza circa lo svolgimento delle azioni programmate sopra esposte in sintesi. Tutto questo per limitare la diffusione in ambito urbano comunale, ma chiaramente frequentando luoghi non coperti da questi interventi, in campagna, località di mare, pinete o zone palustri o con canali etc etc, è bene munirsi di un buon repellente”.












