“Siamo fuori controllo, è l’ennesima riprova che alla politica della situazione commerciale della città non gliene frega assolutamente niente. È quello che pensiamo in tanti e vorrei che la politica mi dimostrasse che non è vero”. È amarissimo il commento di Davide Marcello, tesoriere del consorzio Cagliari Centro storico ed ex presidente di Confesercenti Cagliari, all’ipotesi dell’apertura di un nuovo supermercato a Pirri nell’ambito di un piano attuativo proposto dalla società “Spesa Intelligente”, proprietaria della catena Eurospin. “Ma quindi la soluzione per salvare il commercio nel centro storico è aprire un nuovo supermercato a Pirri? La verità è che aumenta l’offerta ma la clientela è sempre la stessa, finiremo ad avere un supermercato a persona. Non ha nessuna logica. Siamo esasperati”.
“La normativa attuale non prevede alcun diniego”, spiega Giuseppe Scura, di Confcommercio Cagliari, “esistono solo le piccole norme urbanistiche, ma devi sempre dire sì perché così prevede la normativa. Il problema è che la fetta di spesa si va sempre più ad assottigliare e stimo andando a ridurre sempre più i ricavi delle strutture esistenti. Ci stiamo cannibalizzando: quello del numero crescente di strutture è un problema che non può più essere trascurato. Serve mettere mano al piano delle strutture di vendita”, conclude, “e in generale serve una nuova legge regionale che tenga conto del tessuto distributivo esistente perché la legge attuale risale al 2006 e arrivava dopo il decreto Bersani del 1998, ma in quel lasso di tempo la Sardegna è stata terra di nessuno”.












