La visita, terminata da un giorno, del principe Emanuele Filberto a Cagliari ha portato non solo polemiche ma, anche, qualcosa di più grave. “Insulti, pesanti, ricevuti con messaggi privati sul mio profilo Facebook”. A dirlo è il candidato sindaco civico Giuseppe Farris: nel giorno della messa a Santa Croce e della serata di gala al convento di San Giuseppe, Farris aveva bollato come inopportuna la presenza dell’esponente di casa Savoia addirittura il primo maggio, in Comune, per Sant’Efisio: “Mentre la Giunta Truzzu non è riuscita ad assicurare i consueti eventi collaterali per Sant’ Efisio, apprendiamo che Emanuele Filiberto di Savoia, già invitato dall’oramai ex sindaco, è sbarcato a Cagliari. Dalle prime indiscrezioni pare che sia stato accolto con inchini analoghi a quelli che i cagliaritani riservano ai Suoi avi, rappresentati da quel pessimo quadro del Marghinotti, ancora appeso nella stanza del vicesindaco e che, fra un mesetto, finirà in cantina. Non so se il giovane dal sangue blu sia stato mosso da nostalgia e voglia rivedere le sue vecchie proprietà e la terra che ha regalato un regno alla Sua famiglia. Per certo, l’erede della dinastia che ha favorito il fascismo torna per la seconda volta a palazzo Bacaredda, come ospite di riguardo per festa più importante per i Cagliari e per la Sardegna intera”. Queste le parole di Farris, riportate da Casteddu Online (QUI l’articolo). In un articolo del giorno dopo, invece, avevamo dato notizia ai lettori delle parole dette dal principe e di ciò che era avvenuto al convento di San Giuseppe la sera prima (QUI l’articolo).
Sin qui cronaca. Nel caso di Farris, però, il passo sarebbe stato superato: “Insultato per avere espresso il mio pensiero, cioè aver detto che è una visita anacronistica”. E pubblicamente c’è anche chi sostiene che la sua uscita gli sia costata molti voti: “Buonasera, la informo che fra i 140 cavalieri dell’ Ordine dei SS Maurizio e Lazzaro nonché fra i numerosi simpatizzanti della Casa Savoia ha perso in un attimo molte sicure preferenze. Fu vera astuzia mal calcolato opportunismo? Alle urne la sentenza”, così scrive nell’Instagram pubblico del candidato chi, nickname sotto gli occhi, sembra gestire e dirigere uno studio dentistico cagliaritano. La risposta di Farris? Eccola: “Buonasera a Lei! Comprendo il Suo rigurgito nostalgico e il Suo riflesso pavloviano. Tuttavia, probabilmente poiché non sono nobile e provengo dal popolo, non conduco la campagna elettorale né sulla base di astuzie, né di calcoli. Pertanto, ho espresso semplicemente il mio pensiero: questa visita è anacronistica”.











