I pacchetti di sigarette, prima, andavano via quasi come il pane. “Poi è stata realizzata la pista ciclabile, tanti miei colleghi commercianti hanno dovuto chiudere, io reggo soprattutto perché faccio parte del circuito del Monopolio di Stato”. Emanuele Ferrari ha quarantadue anni, da otto lavora nell’unica tabaccheria del tratto di via dei Giudicati con la pista ciclabile. E c’è un prima e un dopo, nella sua vita professionale: “Quando la strada era più larga lavoravo tranquillo e chiudevo un giorno alla settimana, adesso non posso più nemmeno fare la pausa pranzo”. Sì, perché, per provare a far avvicinare nuovamente i clienti “storici” e trovarne di nuovi, Ferrari ha aperto, dentro la tabaccheria, “un’agenzia di scommesse. Così proviamo a sopravvivere, lavorando più ore rispetto a prima”. Parla al plurale, il 42enne, perché “siamo in quattro a lavorare. Un paio di anni fa abbiamo dovuto licenziare due persone, poi le abbiamo riassunte ma una è part-time”.








